Squarcialupo
pag. 684 – La cospirazione di Giovan Luca Squarcialupo, nata da generosi sentimenti, si svolse con mezzi inadeguati e senza un fine determinato; ma con questa dello Squarcialupo comincia la serie delle sommosse, delle cospirazioni, delle rivoluzioni contro la Spagna, segno di irrequietezza per la perduta indipendenza della Sicilia.
Così scriveva Luigi Natoli nel suo Storia di Sicilia , di questo eroe siciliano che aveva a cuore le sorti della sua terra dominata dal ferro spagnolo.
Giovan Luca Squarcialupo fu il primo ad impugnare le armi per cacciare l’invasore dall’isola e sognò una repubblica democratica. Di lui e della sua opera, non è rimasto nulla che lo ricordi ad eccezione di una lapide e una via nel centro storico di Palermo che porta il suo nome.
Fra storia e leggenda Luigi Natoli con pseudonimo di William Galt, ricostruisce la figura di Squarcialupo e di una Palermo dei primi del 1500, martoriata dall’inquisizione, dal giogo dei dominatori spagnoli, dalle rivalità interne fra le baronie siciliane.
Apparso unicamente in appendice al Giornale di Sicilia a partire dal 2 febbraio 1924, è oggi per la prima volta pubblicato in libro e restituito alla collettività, ed ai lettori amanti delle opere di Luigi Natoli che hanno atteso novantuno anni prima di poterlo avere nelle proprie librerie accanto agli altri immortali capolavori usciti dalla sua feconda vena creativa.
L’editrice Gutemberg che per prima pubblicò i romanzi di Luigi Natoli definiva “eletta ed altamente appassionante la lettura dell’opera del grande e geniale William Galt” e concludeva con l’esortazione a diffondere questi romanzi ed a “fare opera da vero siciliano, perché tutti devono conoscere la storia e devono sapere che non esistono solo uomini di mafia e di prepotenza; ma anche uomini di cuore che sanno sacrificarsi e proteggere i deboli”.
Giovan Luca Squarcialupo fu uno di questi.
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