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No al rito abbreviato per i reati puniti con l'ergastolo

La Camera dei deputati, nella sua seduta del 17 febbraio 2011, ha approvato una proposta di legge che, a modifica dell'articolo 442 del Codice di procedura penale, prevede l'inapplicabilità del giudizio abbreviato nei processi per delitti puniti con la pena dell'ergastolo.

Altra novità, in materia procedurale penale, è quella a cui sempre la Camera ha dato il suo via libera nella seduta precedente del 16 febbraio, e che consente alle detenute madri, con figli sino a sei anni, di scontare la pena fuori dal carcere. Entrambe le proposte saranno ora sottoposte al vaglio dell'aula del Senato.

Gli avvocati dell'Unione camere penali italiane (Ucpi), da una parte esprimono apprezzamento per la proposta di legge sullo sconto di pena fuori casa per le detenute madri, dall'altra, si mostrano fortemente critici rispetto alla proposta di abolizione del rito abbreviato per i reati puniti con l'ergastolo; per i penalisti, si tratterebbe “dell'ennesimo provvedimento settoriale, dettato non da un'esigenza di sistemazione coerente del nostro sistema giuridico, ma dall'intento di trasmettere ai cittadini vuoti messaggi sul piano della sicurezza”.

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