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Cedolare, bonus famiglie numerose, imu. l'ultima versione del decreto sul federalismo


L’ultima versione del Decreto legislativo sul fisco municipale precisa i tributi assorbiti dalla cedolare. La scelta per la tassazione a forfait comporterà il pagamento in unica soluzione, versando 21 per cento (per i contratti a canone libero) o il 19 per cento (per i contratti a canone concordato) del canone, l’Irpef sul reddito da locazione (con relative addizionali allo 0,4%), le imposte di registro e bollo sul contratto, nonché il bollo sulla risoluzione o proroga di esso.

Le famiglie numerose che sono in affitto, non avranno invece il bonus in loro favore (400milioni di euro). Mentre i proprietari degli immobili che opteranno per la tassazione a forfait rinunceranno per iscritto alla possibilità di aumentare il canone di locazione, né potranno adeguarlo all’indice Istat.

Circa l’Imposta municipale propria (Imu, allo 0,76%), la novità inserita in quest’ultima versione del Decreto riguarda la previsione del pagamento in due, non più quattro, rate con le medesime scadenze dell’Ici.


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