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Per i voucher in agricoltura, utilizzo sempre più ampio

Il Ministero del lavoro risponde a due quesiti : il primo sulla possibilità per i percettori di integrazioni salariali o di sostegno al reddito di svolgere prestazioni occasionali di tipo accessorio in favore di imprese agricole ; il secondo sulla possibilità per le imprese agricole di fruire di prestazioni di lavoro accessorio svolte da lavoratori con contratto a tempo parziale.

Con l’interpello n.14 viene chiarito che alla norma, di carattere generale, va ad aggiungersi la previsione, in via sperimentale per gli anni 2009 e 2010, che le prestazioni di lavoro accessorio possono essere rese, “in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali, e nel limite massimo di 3.000 euro per anno solare da percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito (…)” (’ art. 70, comma comma 1 bis del D.Lgs. n. 276/2003) .

La disposizione prevede in via transitoria (2009-2010) una eccezionale disciplina di favore dei soggetti percettori delle prestazioni integrative o di sostegno al reddito, quindi si pone in senso ampliativo rispetto al campo di applicazione del lavoro accessorio. Nel momento in cui sussistono i requisiti generali di cui all’art. 70, comma 1, lett. f) del D.Lgs. n. 276/2003 (in particolare con riferimento ai piccoli produttori agricoli di cui all’art. 34, comma 6, del D.P.R. n. 633/1972) il lavoro accessorio è da ritenersi ammissibile sino al limite dei 5.000 euro, anche se i lavoratori coinvolti sono percettori di “prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito”.

Il Ministero fa presente , inoltre, con riguardo al secondo quesito che anche le imprese agricole possano fruire di prestazioni di lavoro accessorio svolte da lavoratori con contratto a tempo parziale, in quanto la norma fa riferimento ad “attività lavorative di natura occasionale nell’ambito di qualsiasi settore produttivo”, con l’unica limitazione di non utilizzare i buoni lavoro presso il datore di lavoro titolare del contratto a tempo parziale.


Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Interpello 14/4/2010, n. 16