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Qualifiche professionali: la commissione europea informa sul funzionamento della normativa



Qualifiche professionali: la Commissione informa meglio sul funzionamento della normativa europea



La Commissione europea ha pubblicato un documento che illustra in quale misura i singoli Stati membri dell’UE hanno attuato la direttiva sulle qualifiche professionali. Il documento è accompagnato da una guida in cui i cittadini possono trovare informazioni circa il contenuto e gli effetti della direttiva , adottata nel 2005 per facilitare la libera circolazione delle persone che desiderano esercitare, stabilmente o temporaneamente, un’attività lavorativa autonoma o dipendente in un altro Stato membro.

Il commissario europeo per il mercato interno e i servizi Charlie McCreevy ha dichiarato: “Questa guida fornisce ai professionisti informazioni preziose su come far valere i loro diritti nel mercato interno. Per quanto riguarda la trasposizione della direttiva nell’ordinamento giuridico nazionale, invito gli Stati membri in ritardo ad attuare al più presto questo importante atto normativo.”

Panoramica sull’attuazione della direttiva
Tutti gli Stati membri avrebbero dovuto attuare la direttiva entro il 20 ottobre 2007. Oltre due anni dopo la scadenza di questo termine, cinque Paesi (Austria, Belgio, Francia, Grecia e Lussemburgo) non hanno ancora ottemperato a tale obbligo. Il documento pubblicato oggi dalla Commissione presenta una panoramica dettagliata del modo in cui gli Stati membri hanno dato attuazione alla direttiva.


Guida
La Commissione ha inoltre pubblicato una guida di 66 domande e risposte per informare i lavoratori, sia autonomi sia dipendenti, su come ottenere il riconoscimento delle loro qualifiche in un altro Stato membro dell’UE. Ad esempio, la guida spiega come avvalersi della direttiva per lavorare temporaneamente in un altro Paese dell’Unione.


La direttiva sulle qualifiche professionali
La direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali è un elemento fondamentale della legislazione relativa al mercato interno. Essa si applica a oltre 800 professioni regolamentate, cioè professioni per il cui esercizio uno o più Paesi dell’Unione europea richiedono il possesso di determinate qualifiche. Alcuni professionisti del settore sanitario e gli architetti beneficiano del riconoscimento automatico dei titoli ottenuti nel loro Paese d’origine perché le condizioni cui è subordinata l’attribuzione di questi titoli sono armonizzate al livello europeo. Il riconoscimento è automatico anche per gli artigiani che abbiano maturato una certa esperienza professionale nel loro Paese d’origine. Per le altre professioni, la direttiva prevede un sistema di riconoscimento reciproco dei titoli caso per caso, in modo da consentire alle persone qualificate di ottenere il riconoscimento dei loro titoli nello Stato membro ospitante in cui desiderano esercitare la loro attività.