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Il fisco punta sulle spese di gestione di auto e case dei non congrui

L’Amministrazione finanziaria e` alla ricerca di elementi che possano supportare a tavolino la rettifica dei risultati che emergono da Gerico relativamente ai non congrui. Per legge, infatti, il Fisco deve avvalorare l’accertamento delle differenze tra quanto dichiarato e quanto risulta da Gerico con elementi ulteriori, in quanto nelle presunzioni semplici l’onere probatorio e` a carico di chi trae giovamento.

Pertanto, il direttore dell’accertamento dell’agenzia delle Entrate, Magistro, ha preso l’iniziativa di contestare ai contribuenti non congrui le spese per la gestione di immobili o auto di grossa cilindrata. Nell’invito al contraddittorio si legge: “Lei risulta proprietario, per l’anno in esame: 1 - dei beni immobili indicati nell’allegata visura del catasto. La gestione dei suddetti immobili ha certamente comportato il sostenimento di spese”. Cosa analoga e` scritta in merito al possesso di auto di grossa cilindrata. Questo spaventa imprese e professionisti che avrebbero preferito la ricerca di indizi probatori sul territorio a non, nuovamente, sulla carta. Tra l’altro i beni citati potrebbero essere stati acquistati dal contribuente in anni di imposta precedenti a quelli accertati.

Molte categorie di professionisti chiedono che in luogo degli studi di settore si utilizzi il redditometro. In tal caso, pero`, essendo questo una presunzione legale relativa, l’onere della prova contraria e` spostato al contribuente, che talvolta e` difficile da sostenere. Dunque, dal punto di vista della difesa certamente gli studi di settore sono meno problematici per i contribuenti che, pero`, ora se la vedono con l’ultima iniziativa del Fisco.