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Scudo fiscale per lavoratori dipendenti

L'Agenzia delle Entrate con Circolare n. 48 del 17 Novembre 2009 fornisce alcuni chiarimenti in merito all'emersione di attività detenute all'estero.


L'Agenzia ricorda che i destinatari delle disposizioni concernenti l'emersione delle attività detenute all'estero sono quelli interessati dalla normativa sul cosiddetto monitoraggio fiscale, vale a dire le persone fisiche, gli enti non commerciali e le società semplici ed associazioni equiparate, fisclamente residenti nel territorio dello Stato.

Il requisito della residenza nel territorio dello Stato deve sussistere per il periodo di imposta in corso alla data di presentazione della cosiddetta dichiarazione riservata.


Per poter usufruire dell'emersione delle attività detenute all'estero, rimane fermo il presupposto del mancato adempimento delle disposizioni sul monitoraggio fiscale nei periodi di imposta nei quali essi erano residenti in Italia.


Vi sono alcuni obblighi a carico delle persone fisiche residenti in Italia in relazione ad operazioni transfrontaliere e a investimenti detenuti all'estero:


  • indicazione nella dichiarazione dei redditi degli investimenti all'estero e delle attività estere di natura finanziaria, detenuti al termine del periodo di imposta per un ammontare superiore a euro 10.000,00, attraverso cui possono essere conseguiti redditi di fonte estera imponibili in Italia;
  • indicazione dei trasferimenti da, verso e sull'estero che hanno interessato tali investimenti e attività finanziarie.

Tra le attività estere di natura finanziaria rientrano sicuramente i depositi e i conti correnti detenuti presso le banche estere, indipendentemente dalla fonte di produzione delle disponibilità finanziarie confluite in tali depositi e conti correnti.


Tenuto conto della necessità di non penalizzare determinate fattispecie che si caratterizzano per la mancanza della volontà di porre in essere comportamenti illeciti finalizzati all'occultamento di disponibilità finanziarie all'estero, i soggetti tenuti agli obblighi del monitoraggio fiscale, qualora inadempienti, possono regolarizzare la propria posizione fiscale con riferimento agli anni pregressi, presentando la dichiarazione dei redditi integrativa relativamente al periodo d'imposta 2008 e indicando la consistenza del deposito e/o conto corrente al termine dello stesso anno.


Analogo adempimento può essere effettuato per la regolarizzazione dell'ammontare dei contributi complessivamente versati a forme di previdenza individuale o collettiva organizzate o gestite da società ed enti di diritto estero.


La rettifica, operata dai lavoratori dipendenti con riferimento alle sole disponibilità e contributi, può beneficiare di un'attenuazione delle sanzioni ordinariamente applicabili.


Qualora la dichiarazione integrativa venga presentata nei termini, il contribuente può avvalersi dell'istituto del ravvedimento operoso, pagando la sanzione ridotta di un decimo.