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Aiuti “stabili” per l’auto

Il Decreto incentivi (n. 5/2009) è stato approvato, ieri, dalla Camera ed ora è pronto per passare al vaglio delle commissioni Finanze e Industria del Senato, per il via libera definitivo. Il provvedimento, con il sì di Montecitorio, ha visto confermare gli incentivi varati d’urgenza dall’Esecutivo per auto e moto. Di conseguenza, sono stati ribaditi i seguenti contributi:


- 1.500 euro per chi rottama un’auto Euro 0, Euro 1 o Euro 2, immatricolata fino al 31 dicembre 1999, e ne acquista una nuova, Euro 4 o Euro 5. Il contributo raddoppia se la nuova auto è alimentata a metano, elettricità o idrogeno.


- 2.500 euro per chi rottama un autocarro, con la possibilità che il bonus salga a 4mila euro se il nuovo mezzo ha il motore a metano;


- 500 euro per chi rottama il proprio motorino inquinante e ne acquista uno nuovo di categoria Euro 3.


Nel provvedimento sono contemplate anche le detrazioni per l’acquisto di mobili, televisori ed elettrodomestici (in misura pari al 20%), che si rendono possibili nel caso in cui servano per arredare l’immobile su cui, dal 1° luglio 2008, sono stati avviati lavori di ristrutturazione. Importanti sono anche le misure messe in atto per le imprese: dall’agevolazione fiscale per le aggregazioni d’impresa, all’estensione dei benefici per i distretti, fino alla possibilità di estendere l’Iva per cassa ai fornitori di Alitalia e alla riduzione delle imposte sostitutive per le rivalutazioni.


Infine, nel decreto incentivi ha trovato posto anche un bonus previdenziale per chi assume lavoratori in cassa integrazione o che hanno perso il posto di lavoro a causa della crisi aziendale nel 2009 o nel 2010. Con l’approvazione del maxi-emendamento è stato stabilito che i datori di lavoro potranno incassare l’indennità che sarebbe spettata al lavoratore ma non più pagata a seguito dell’assunzione.