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Studi di settore: manuale di sopravvivenza

STUDI DI SETTORE: MANUALE DI SOPRAVVIVENZA







Studi di settore: manuale di sopravvivenza

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Gli studi di settore, nati come strumento statistico per la lotta all`evasione fiscale dei piccoli contribuenti (in contabilità semplificata), sono diventati via via una ossessione per gran parte di essi (anche per gli onesti).




La continua evoluzione del sistema è diventata, in molti casi, una vera e propria degenerazione del sistema .




Recentemente sono state rese pubbliche le conclusioni cui è giunta la Commissione tecnica presieduta dal prof. Giudo Rey, istituita con il D.M. 5
marzo 2007 e incaricata di approfondire le problematiche di tipo giuridico ed economico inerenti alla materia degli studi di settore.

La Commissione, pur riconoscendo la legittimità dell’uso dei meccanismi di determinazione induttiva del reddito e la sostanziale correttezza della
metodologia di valutazione su cui si fondano le elaborazioni contenute negli studi, esprime tuttavia considerazioni critiche verso talune caratteristiche dello strumento in esame e pone in evidenza una molteplicità di
lacune e di difetti che affliggono sia la procedura di formazione sia i criteri di utilizzazione degli studi, che ne minano l’efficacia e la piena
affidabilità
.

La Commissione lamenta, in particolare, la scadente qualità dei dati su cui il modello matematico è costruito, la scarsa chiarezza e conoscenza dei
criteri e delle formule matematico-statistiche usate per arrivare alla sintesi numerica finale esprimente il livello di reddito normale, la ridotta
flessibilità dello strumento, che i funzionari non sempre sanno usare con la dovuta accortezza e sensibilità , e la spesso non perfetta intelleggibilità
della regolamentazione normativa.

Considerati i numerosi aspetti critici sia sotto il profilo della disciplina normativa sia sul piano dell’elaborazione e dell’applicazione dello strumento
in esame messi in evidenza dalla relazione Rey e considerata altresì, peraltro, l’inequivocabile volontà del legislatore di annoverare gli studi tra i mezzi di accertamento, occorre trovare un punto di equilibrio tra i poteri attribuiti al fisco – legittimato ad applicare gli studi – e le inderogabili
facoltà difensionali dei contribuenti, che non possono essere lasciati in balia di uno strumento ancora non pienamente affidabile
.
(testo estratto dall`articolo STUDI DI SETTORE E NORMALITA` ECONOMICA pubblicato integralmente sul nostro sito internet a cura de IL BOLLETTINO TRIBUTARIO).






A questo proposito, è fondamentale il riconoscimento della centralità del contraddittorio tra fisco e contribuenti, come evidenziato anche nell`articolo L`IMPORTANZA DEL CONTRADDITORIO NEGLI ACCERTAMENTI DA STUDI DI SETTORE e nel documento:




. Memorie per il contraddittorio nelle verifiche da studi di settore Il documento (redatto in MSWord e quindi personalizzabile) che attraverso l`esame di un caso concreto, si propone di analizzare l’importanza del ruolo delle memorie riferite alle contestazioni da studi di settore.