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E’ legge il decreto “piglia-tutto”

Ieri è stato definitivamente approvato dalla Camera il decreto “milleproroghe” con la richiesta del voto di fiducia al provvedimento d’urgenza (la tredicesima del Governo Berlusconi). Il testo del decreto risulta notevolmente aumentato rispetto a quello uscito dal Consiglio dei ministri del 18 dicembre scorso, tanto da apparire anche sostanzialmente cambiato nella sua natura. Accanto ai rinvii hanno, infatti, trovato posto una serie di disposizioni eterogenee riferite a diversi settori. Il provvedimento contiene – tra le tante - anche le disposizioni per la liquidazione del patrimonio di Scip, la società veicolo per le operazioni di cartolarizzazione degli immobili pubblici; inoltre, si è anche arricchito di una semplificazione per pagare i trattamenti previdenziali e assistenziali legati al reddito. Il pacchetto più corposo di interventi rimane quello fiscale con il rinvio del termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi: c’è tempo fino al 30 settembre per il modello Unico, Irap e Iva e al 31 luglio per il 770 semplificato. Per quanto riguarda l’editoria, il decreto prevede l’estensione dei prepensionamenti ai periodici e, in campo di sanità, il rafforzamento dell’organico dell’Agenzia italiana del farmaco.