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La camera ha dato l’ok

Porta con sé le correzioni relative alla riforma Fornero il Dl crescita e sviluppo, approvato alla Camera. Il testo spazia dal regime dell'Iva per cassa per le imprese fino a 2 milioni di euro di volume d’affari (prima era 200mila euro) alle semplificazioni in edilizia (da giugno 2012 gli interventi edilizi interni sono equiparati alle opere libere, quindi salta il passaggio al Comune), con lo sportello unico per l'edilizia che diventa il fulcro di tutti gli atti riguardanti il titolo abitativo e l'intervento edilizio oggetto dello stesso.

Sul fronte lavoro, il salvataggio dei rapporti co.co.pro per gli addetti dei call center, che in modalità outbound svolgono attività di vendita diretta di beni e servizi, ha la portata del mantenimento di 35mila posti di lavoro.

Nel testo, che probabilmente vedrà l’apposizione della fiducia, anche il rinvio dell'aumento dell'aliquota contributiva dei co.co.co e lavoratori con partita Iva, al 27% anche per il 2013. Sulle partite Iva, slitta in avanti di un anno sia la durata con lo stesso committente, che non deve essere superiore a otto mesi annui per due anni consecutivi, sia il requisito del corrispettivo annuo, che non deve superare l'80% del fatturato complessivo per due anni consecutivi, per non essere considerati rapporti che nascondono la collaborazione coordinata e continuativa.

Infine, non slitta l’Aspi, che resta previsto per il 2013, ma acquista un anno (2014) la mobilità a requisiti pieni.