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Intermediazione nel lavoro più facile

La manovra economica emanata il 6 luglio scorso ha introdotto alcune facilitazioni che dovrebbero favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Intermediazione nel lavoro più facile

La manovra economica emanata il 6 luglio scorso (dl n. 98 convertito nella legge n. 111) ha introdotto alcune facilitazioni che dovrebbero favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. La norma ridisegna la mappa dei soggetti autorizzati allo svolgimento delle attività di intermediazione: l’obiettivo è quello di favorire le politiche di matching, oltre a quello di rendere più snello il regime autorizzatorio per consentire a questi soggetti di operare.

Mentre, infatti, le regole precedenti imponevano agli operatori che svolgono attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro procedure di autorizzazione piuttosto complesse, la manovra economica, ridisegnando le disposizioni in materia dettate dalla Legge Biagi, apporta una sorta di deregolamentazione, attraverso la riduzione dei requisiti. Le norme introdotte dal dl n. 98 sono state rese operative dall’emanazione del decreto del ministero del Lavoro del 20 settembre scorso, che definisce le modalità di interconnessione di questi operatori al portale Cliclavoro, nonché le modalità della loro iscrizione nell’apposito albo.

Inoltre, è stata ulteriormente rilanciata la Borsa continua nazionale del lavoro, istituita attraverso il sito internet Cliclavoro: si tratta di un motore di ricerca e di una bacheca virtuale per opportunità di lavoro, volta a favorire la diffusione dei curricula oltre a costituire un valido strumento per conoscere i fabbisogni professionali richiesti dai datori di lavoro nei diversi territori. I giovani in cerca di occupazione possono accreditarsi sul sito, inserire e modificare la propria candidatura, effettuare la ricerca delle offerte di lavoro inserite dalle aziende in cerca di personale, potendo anche inviare un messaggio a queste ultime.

In questo contesto, i Consulenti del Lavoro giocano un ruolo di primaria importanza attraverso l’attività della Fondazione Consulenti per il Lavoro. La Fondazione è infatti in possesso di accreditamento regionale specifico per l’esercizio delle attività di intermediazione e ricollocazione, inalterata anche dopo l’intervento del dl n. 98. Tra le varie competenze, la Fondazione Lavoro fornisce supporto ai consulenti delegati nell’attivazione dei tirocini formativi, facilitando l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e veicolando gli stessi verso rapporti di lavoro stabili.



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