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Le depressioni

Frequenti e intensi stati di insoddisfazione e tristezza, disinteresse verso il mondo, disperazione e smarrimento del senso della propria esistenza sono le sensazioni che dominano chi soffre di depressione. Un male di vivere che interferisce, in modo importante, con il normale andamento della propria vita sul piano relazionale, lavorativo e/o scolastico.
Chi soffre di depressione puo’ arrivare a ritirarsi progressivamente in un isolamento fatto di solitudine e rifiuto del mondo: all’orizzonte non ci sono prospettive e nulla riesce a contrastare il senso di vuoto e di inadeguatezza, la mancanza di vitalità e gli intensi sentimenti di colpa che a poco a poco colonizzano chi soffre di depressione.
Altri sintomi si possono manifestare in relazione alla depressione come disturbi del sonno, alterazioni dell’appetito e del desiderio sessuale, rallentamento psicomotorio.
Si può soffrire di depressione in modo acuto (con fasi depressive molto intense ed improvvise) oppure soffrirne in modo cronico e continuo, anche se in forma leggera, con alcuni improvvisi momenti di peggioramento.
Spesso capita che i familiari spronino chi ne soffre a reagire, ad apprezzare ciò che la vita sta offrendo loro di buono. Questo avviene naturalmente in buona fede, nel tentativo di dare un aiuto, ma può generare sentimenti di colpa, impotenza e rabbia nella persona con disturbo depressivo.
Nella prospettiva psicoanalitica la depressione viene essenzialmente intesa quale espressione di un intenso e profondo dolore umano, che nasce da un vissuto e/o un’esperienza di perdita. La depressione ha la sua causa “prima” in un’assenza affettiva di relazione o comunque in un suo deficit.