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Architettura organica
ARCHITETTURA ORGANICA
Nella progettazione bioecologica viene dato ampio rilievo agli aspetti psicologico-percettivi. Ad esempio la proporzione dell’ambiente in cui si abita influisce pesantemente sulla sensazione di comfort e benessere. Lo spazio in cui si vive è una frammentazione dell’ambiente, delimitata da elementi naturali o costruiti, alla quale generalmente si assegna una funzione o un’attività prevalente. L’architetto è colui che crea e plasma lo spazio dandogli una forma, delle misure e scegliendo una tipologia di confini che siano appropriati e che consentano all’uomo, quando ne fruisce, di sentirsi a proprio agio.
L’architettura bioecologica si occupa anche del benessere fisico, psichico e spirituale dell’uomo posto in relazione con lo spazio in cui vive: occorre quindi operare su tutti quei fattori che influiscono sulla percezione sensoriale dell’ambiente, tutto ciò che può stimolare positivamente o negativamente i sensi dell’uomo.
Nel plasmare lo spazio l’uomo agisce sulla natura più o meno forzatamente. Discipline millenarie come la geomanzia o il Feng Shui (piuttosto lontane dalla mentalità occidentale), oppure una disciplina come la geobiologia , che, in maniera scientifica, concentra i suoi studi sui campi eletromagnetici terrestri (forse più vicina alla mentalità occidentale), possono aiutare nelle scelte dell’architetto.
Lo spazio costruito si deve inserire dolcemente nell’ambiente e grande importanza per le sensazioni umane assumono anche la forma e la misura dello spazio. La forma ha la capacità di colpire l’uomo: è una caratteristica estetico-artistica e pertanto ha il potere di trasmettere una sensazione, ha la capacità di produrre una vera e propria vibrazione interiore, di convogliare nell’uomo un forza spirituale.
Una disciplina strettamente legata all’architettura bioecologica è la bionica : la forma assume in questo caso un’importanza basilare ed è strettamente connessa con lo studio delle forme presenti nella natura. Una corretta progettazione deve riprendere le forme e le geometrie naturali e deve considerare l’inserimento consapevole degli elementi naturali (terra, aria, acqua, fuoco) all’interno di un’architettura.
Un’altra disciplina da cui l’architettura bioecologica trae uno spunto di riflessione importante è l’ architettura armonica , ovvero quella branca che si occupa di mettere in relazione la musica e le regole dell’armonia con la costruzione; lo studio dei rapporti armonici consente di creare lo spazio e la misura degli ambienti in accordo con le leggi della natura affrontando la bellezza della proporzione da un altro punto di vista, ovvero attraverso l’ordine dettato dalla musica.
L’uomo ha provato in diversi modi - geometria (sezione aurea), musica, discipline non scientifiche, etc. - a ricercare il rapporto perfetto dello spazio che fosse in sintonia con l’uomo e a ricercare la forma più bella, fino a riconoscere (a fine Ottocento) come sia la natura l’esempio per eccellenza della bellezza e della proporzione.
L’espressione architettonica di F. L. Wright , di L. Sullivan e di un genio come A. Gaudì , sono l’origine dell’ architettura organica , ovvero di quella corrente di pensiero che, attraverso l’ Art Nouveau , evolve e giunge infine alla figura di R. Steiner e alla contemporanea architettura organica vivente.
E’ l’espressione massima degli studi sulla forma e sulla naturalità della creazione artistica architettonica. E’ la base per una riflessione, un punto di partenza per affrontare correttamente uno dei vari aspetti di cui si occupa l’ architettura bioecologica . A differenza di altre correnti architettoniche contemporanee, quella bioecologica è più completa e non concentra l’attenzione su un solo aspetto, bensì affronta contemporaneamente una molteplicità di discipline, per meglio concordare con la complessità dell’essere umano.
Le quattro dimensioni dell’architettura (individuate dall’architettura organica vivente) - ovvero spazio, colore, forma e materiale - vanno considerate e studiate attentamente per creare un’opera che attragga, accolga e trasmetta energia vitale.
E’ l’ architettura organica vivente a concepire che l’uomo possa creare, rielaborando porzioni di materia tratte dalla natura, un nuovo elemento che affianca e sostiene con energia la natura stessa; tale elemento è realizzato dall’uomo secondo l’estetica goethiana, parte quindi di una natura che è l’Idea creatrice e pensante.
Per altre informazioni si veda il sito-web principale dello studio professionale al seguente link: www.bio-ecological.com