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La baita di pietra
BAITA DI PIETRA
Si può dire che la costruzione “primitiva” più resistente e duratura sia la casa di pietra, senza nulla togliere però alle proprietà di materiali quali la terra cruda o il legno (discretamente durevoli se adeguatamente protetti). Le vecchie baite o case di montagna erano concepite per resistere a condizioni climatiche più difficili, alla neve, al gelo. Molti accorgimenti tecnologici legati all’uso del materiale lapideo devono diventare oggi un esempio e devono servire come spunto di riflessione, come base per ragionamenti progettuali bio-ecologici, proprio per la naturalezza delle soluzioni costruttive. Alcune soluzioni costruttive che possono essere utili vengono brevemente descritte di seguito.
Fondazioni
Gli elementi lapidei naturali posti sotto il livello del terreno vengono legati tra loro con malta di sabbia di torrente, pietrischetto di arenaria, malta di calce o malta di terra e argilla.
Sovente parte del piano terra viene realizzato a ridosso del terreno, seguendo la curva di livello e realizzando un muro contro terra con esposizione dell’abitazione a Sud: tale accorgimento consente di riparare la casa dai venti freddi del Nord e di ottenere una maggiore stabilità termica in tutte le stagioni.
Murature
Gli edifici rurali di questo tipo hanno una struttura a muratura portante in pietra a vista (non intonacata) realizzata con uno spessore minimo di 50 cm (con stratigrafia “a sacco” o monostrato). Gli angoli dell’edificio e le spalle delle finestre vengono curate in modo particolare mediante l’utilizzo di pietre di maggiori dimensioni ammorsate tra loro. Le architravi tendenzialmente sono in legno (in alternativa viene utilizzata una lastra unica di pietra o un arco di mattoni di terra cotta). La muratura composta da elementi lapidei di diversa forma e pezzatura viene sigillata con argilla mista ad inerti più fini, con funzione impermeabilizzante (l’argilla compressa è impermeabile all’acqua ma permeabile al vapore).
Le pietre sono quindi posate a secco, salvo che la condizione economica consenta l’uso di calce.
Le pareti interne non portanti vengono realizzate con due tecniche alternative: in pannelli costituiti di rami intrecciati e poi intonacati; in pareti spesse 8-10 cm realizzate con mattoni forati di terracotta. La dimensione media degli ambienti è di circa 4 m x 4 m.
Orizzontamenti
I solai delle abitazioni rurali sono realizzati prevalentemente in legno, utilizzando essenze quali castagno o rovere. La struttura portante è realizzata con travi di legno, poi ricoperte con tavole. A volte viene utilizzato uno strato di terra con funzione di isolante termo-acustico. Le pavimentazioni vengono realizzate in terra, pietra, cotto o legno.
Scale
Le scale sono costruite in legno o in pietra, oppure in struttura di legno e gradini di pietra. Nella maggior parte dei casi la scala viene realizzata all’esterno coperta dallo sporto del tetto o da un porticato; quando viene edificata all’interno si provvede alla realizzazione di una botola, per evitare l’effetto camino del vano scala, che faciliterebbe la dispersione del calore verso gli ambienti superiori. Talvolta si realizza una scala semplicemente incastrando delle lastre di pietra nella muratura con funzione di pedata.
Coperture
La copertura viene realizzata esclusivamente con orditura lignea e manto in lose di pietra naturale (o in paglia). La copertura di paglia viene realizzata con fasci di paglia del diametro di 20-30 cm e di lunghezza 100-130 cm, all’interno dei quali vengono inglobati cannette sottili, rametti di vimini o di salice; il tutto viene legato con corda o vimini. I fasci vengono posati sull’orditura, accostati tra loro e legati saldamente assieme, disponendoli nella direzione della pendenza della falda. Le file di fasci vengono sovrapposte per la metà della loro lunghezza come si opera per qualsiasi manto discontinuo, fino a raggiungere la sommità del tetto, dove il colmo viene realizzato sempre in fasci di paglia. Il manto di paglia ha un peso di 20-25 Kg/m 2 all’atto della posa; esso si incrementa naturalmente con depositi di terra e muschio (o erba) nel corso del tempo.
La copertura a falde è ventilata e d’inverno, mantenendo la neve sulla sua sommità (pendenza delle falde tra il 45% e il 60%), raggiunge naturalmente un maggior grado di isolamento.
Il solaio del sottotetto viene sovente isolato con uno strato di paglia.
Accorgimenti bioclimatici
Il passaggio del calore da un ambiente all’altro è studiato con attenzione: i solai sono permeabili al calore e la compartimentazione verticale, data dall’accorpamento di ambienti con struttura portante sui quattro lati, sfrutta la tendenza del calore a salire; i vani abitativi sono divisi orizzontalmente con pareti sottili per condividere l’aria riscaldata; l’abitazione viene posizionata sopra alla stalla per sfruttare il calore prodotto dal bestiame.
Le murature perimetrali hanno spessore diverso a seconda dell’orientamento: a Sud sono più sottili per facilitare l’ingresso al calore del sole invernale, provvedendo alla creazione di un adeguato sporto del tetto, del balcone o di un pergolato per riparare dal sole estivo. Anche per le aperture si utilizzando dimensioni diverse a seconda dell’orientamento.
Il camino della cucina ha funzione di riscaldamento e la canna fumaria viene realizzata in spessore di muratura, mediante l’utilizzo di pietre calcaree.
Per riparare dal vento vengono utilizzati alberi e arbusti di conifera. Per sfruttare meglio il calore del sole invernale il cortile viene lastricato; in questo modo il sole si riflette sull’edificio.
La muratura in pietra non ha una buona trasmittanza termica, pertanto viene considerato sempre un notevole spessore (che al contempo viene utilizzato per le sue qualità strutturali); lo stesso materiale ha però una buona capacità di accumulo termico.