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Nel cheratocono, la prk associata al cross-linking corneale consente un recupero visivo quasi perfetto
MALATTIE CORNEO-CONGIUNTIVALI
CHICAGO - In base ad uno studio presentato qui, al congresso dell' American Academy of Ophthalmology , l'intervento combinato di PRK e Cross-Linking corneale , in pazienti affetti da cheratocono in fase iniziale, risulta essere molto efficace nel fermare il progredire della malattia e nel migliorare la funzionalità visiva e... la qualità di vita, ” ha affermato il dottor Waleed Al Twairgy, durante la giornata dedicata alla Chirurgia Refrattiva .
“Il risultato visivo ottenuto dipende molto dai rigidi criteri di selezione dei pazienti. Tra questi criteri vi è, ad esempio, la necessità che il soggetto possegga una cornea trasparente, senza cicatrici e che la profondità del trattamento di PRK non superi i 50 micron” ha proseguito il dottor Al Twairgy.
Lo studio, durato 12 mesi, ha incluso 22 occhi di 15 pazienti affetti da cheratocono progressivo allo stadio iniziale che si sono sottoposti a PRK con Cross-Linking Corneale. L’ablazione effettuata è stata mediamente di 44 micron.
Lo studio ha evidenziato un esito positivo nel 95% dei pazienti, i quali ne hanno ricavato una stabile e migliore acutezza visiva, con un recupero di una o più righe del tabellone luminoso (ottotipo).
Il 5% dei pazienti, invece, ha avuto la perdita di una o più linee di acutezza visiva.
Inoltre, il 64% dei pazienti ha ottenuto una buona correzione del difetto visivo pre-esistente ( miopia , ipermetropia o astigmatismo ), con un residuo inferiore ad una diottria.
Antonio Pascotto
www.OculisticaPascotto.it
CHICAGO - In base ad uno studio presentato qui, al congresso dell' American Academy of Ophthalmology , l'intervento combinato di PRK e Cross-Linking corneale , in pazienti affetti da cheratocono in fase iniziale, risulta essere molto efficace nel fermare il progredire della malattia e nel migliorare la funzionalità visiva e... la qualità di vita, ” ha affermato il dottor Waleed Al Twairgy, durante la giornata dedicata alla Chirurgia Refrattiva .
“Il risultato visivo ottenuto dipende molto dai rigidi criteri di selezione dei pazienti. Tra questi criteri vi è, ad esempio, la necessità che il soggetto possegga una cornea trasparente, senza cicatrici e che la profondità del trattamento di PRK non superi i 50 micron” ha proseguito il dottor Al Twairgy.
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Lo studio, durato 12 mesi, ha incluso 22 occhi di 15 pazienti affetti da cheratocono progressivo allo stadio iniziale che si sono sottoposti a PRK con Cross-Linking Corneale. L’ablazione effettuata è stata mediamente di 44 micron.
Lo studio ha evidenziato un esito positivo nel 95% dei pazienti, i quali ne hanno ricavato una stabile e migliore acutezza visiva, con un recupero di una o più righe del tabellone luminoso (ottotipo).
Il 5% dei pazienti, invece, ha avuto la perdita di una o più linee di acutezza visiva.
Inoltre, il 64% dei pazienti ha ottenuto una buona correzione del difetto visivo pre-esistente ( miopia , ipermetropia o astigmatismo ), con un residuo inferiore ad una diottria.
Antonio Pascotto
www.OculisticaPascotto.it