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Papillite

Le cause includono malattie demielinizzanti (ad esempio, sclerosi multipla, encefalomielite post-infettiva), infezioni sistemiche (virali - la poliomielite, l'influenza, la parotite, il morbillo - e batteriche - polmonite, ecc.), aspetti nutrizionali e di malattie metaboliche (diabete, anemia perniciosa, ipertiroidismo), la malattia di Leber, le complicazioni secondarie di malattie infiammatorie (ad esempio, sinusite, meningite, la tubercolosi, la sifilide, corioretinite, infiammazione orbitale), reazioni tossiche (per il tabacco, il metanolo, il chinino, arsenico, salicilati, piombo) e traumi .
La papillite è differente dal papilledema: è unilaterale anziché bilaterale e manifesta una minor elevazione della testa del nervo ottico.
Nella papillite, di solito, vi è una grave ma temporanea perdita della vista per diversi giorni e si avverte dolenzìa oculare quando si muovono gli occhi.
TRATTAMENTO: Il trattamento è diretto verso la causa. I corticosteroidi sistemici possono essere utili, ma la malattia può migliorare anche senza alcun trattamento. L' acuità visiva in genere inizia a migliorare nel giro di 2-3 settimane e, a volte, ritorna alla normalità in pochi giorni.
CONSEGUENZE: Gli scotòmi centrali sono i più comuni difetti del campo visivo che permangono, ma è possibile qualsiasi danno permanente del campo visivo. Un singolo attacco di neurite ottica non è in grado di lasciare gravi danni, ma è invece frequente una permanente e significativa perdita visiva negli anni, se sono presenti attacchi ricorrenti .
Antonio Pascotto
