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Una ‘nuova Sabatini’ per aiutare le PMI ad investire in macchinari In Gazzetta il Decreto che stanzia 2,5 miliardi di euro; beneficiari tutti i settori produttivi

Con il DM 27 dicembre 2013 , pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dello Sviluppo Economico lancia la ‘nuova legge Sabatini’ per il sostegno agli investimenti in macchinari da parte delle imprese.


Il Decreto, che attua l’articolo 2 del DL 69/2013 convertito dalla Legge 98/2013 , istituisce un nuovo strumento per accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese (Pmi).

Il dispositivo è rivolto alle Pmi, operanti in tutti i settori produttivi , inclusi agricoltura e pesca, che realizzano investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, investimenti in hardware, software e tecnologie digitali.

La misura prevede:

- la costituzione presso Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) di un plafond di risorse (fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro , eventualmente incrementabili con successivi provvedimenti fino a 5 miliardi) che le banche e gli intermediari finanziari, previa adesione a una o più apposite convenzioni tra il Mise (sentito il Mef), l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Cdp, potranno utilizzare per concedere alle Pmi, fino al 31 dicembre 2016 , finanziamenti di importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro a fronte degli investimenti sopra descritti;

- la concessione da parte del Mise di un contributo in favore delle Pmi, che copre parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari di cui al punto 1, in relazione agli investimenti realizzati. Lo stanziamento complessivo di bilancio è pari a 191,5 milioni di euro per gli anni 2014-2021 . Il contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni;

- la possibilità di beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le PMI , fino alla misura massima prevista dalla vigente normativa (80% dell’ammontare del finanziamento), sul finanziamento bancario di cui al punto 1, con priorità di accesso.

La procedura per la concessione del contributo seguirà un meccanismo automatico e di accesso semplificato: l’impresa presenta alla banca, all’atto della richiesta del finanziamento, una dichiarazione-domanda per l’accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge; una volta che la banca ha adottato la delibera di finanziamento, il Mise procede, in tempi molto contenuti, a concedere il contributo e a darne comunicazione all’impresa.

L'erogazione del contributo è prevista al completamento dell’investimento autocertificato dall’impresa ed è effettuata in quote annuali secondo il piano di erogazioni riportato nel provvedimento di concessione.

Il termine iniziale di apertura dello sportello per la presentazione delle domande alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla Convenzione tra Mise-Cdp-Abi sarà fissato con circolare della Direzione generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriali di prossima emanazione.