Piano casa veneto, in
Dopo le polemiche tra sindaci e Regione, si riapre il il dialogo tra Anci Veneto e Regione Veneto sul nuovo Piano Casa.
Il Direttivo Anci tenutosi lunedì è stato l’occasione per un confronto diretto con il vicepresidente e assessore regionale al territorio Marino Zorzato , principale firmatario della legge.
“Abbiamo dibattuto in modo franco e aperto, seppure partendo da diversi punti di vista - spiega in una nota il presidente dell’Associazione dei Comuni Veneti Giorgio Dal Negro -. Siamo arrivati a un risultato importantissimo: e cioè la stesura, assieme agli uffici regionali, di una circolare esplicativa in cui spiegare i punti oscuri del Piano Casa . Verrà inviata a tutti i sindaci del Veneto, i quali devono tornare a dire la loro in ambito urbanistico”.
Impegno confermato da Zorzato: “Nelle prossime settimane lavoreremo braccio a braccio con l’Anci regionale per questa circolare da diffondere a tutte le municipalità, che dovrà essere molto dettagliata. Sarà pertanto un modo per fugare i residui dubbi, come quelli sulle modalità d’intervento nei centri storici che saranno assolutamente oggetto di tutela”.
Ricordiamo che il nuovo Piano Casa ( Lr 32/2013 ), approvato alla fine di novembre, proroga fino al 2017 la possibilità di ampliare del 20% il volume o la superficie degli edifici esistenti, concede premi volumetrici fino all’80% per demolizioni e ricostruzioni con tecniche di bioedilizia e bonus di 150 metri cubi per le prime case e toglie ai Comuni la facoltà di porre vincoli sul proprio territorio ( leggi tutto ).
Su quest’ultimo punto si sono concentrate le critiche dei sindaci , preoccupati di perdere le proprie competenze in materia urbanistica. Secondo i primi cittadini, “il Piano Casa è da rifare, altrimenti paesi e città perderanno le loro peculiarità storiche e architettoniche”.
I Comuni erano intenzionati a presentare una proposta di legge per modificare il Piano Casa , in particolare per “riequilibrare il ruolo dei Comuni nella gestione del territorio, che viene resa difficile se non proprio negata” ( leggi tutto ).
Ora pare che la questione si risolverà con la circolare esplicativa che restituirà ai Sindaci l’ultima parola sugli interventi.