Attenzione alla merce cinese
ho paura delle tinte che usano evito tutti i capi made in cina ciao
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Inviato da salentinadoc il 03 ott 09
IO NON COMPRO MAI DAI CINESI :
sia perchè è tutto visibilmente scarso, sia perchè a causa loro tanti commercianti italiani si trovano in situazioni economiche disastrate. Preferisco comprarmi 2 maglioni anzichè 4 ma che siano buoni di tessuto e esteticamente
Inviato da lunanerazzurra il 03 OTT 09
perchè la roba puoi lavarkla quanto e come vuoi ma puzza sempre e soprattutto ho sentito ai tg che utilizzano dei colori cancerogeni per la pelle.. a mio figlio non ne ho mai comprati...
" Io non mi fido
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Inviato da ninisa74 il 02 OTT 09
sai mai che fra un paio di anni non viene fuori lo scandalo dei coloranti tossici...con le cose che metti addosso non si scherza.
e poi non mi va di alimentare un mercato che ci sta invadendo!
ciao ciao
Inviato da ottobre55 il 02 ott 09
Dalla Cina non ci viene nulla di buono.
Gorizia, 24 ott. - (Adnkronos) - Nuovo maxi sequestro di merce cinese irregolare da parte delle fiamme gialle del Comando Provinciale di Gorizia. Dopo l'operazione dei finanzieri, che avevano sequestrato nelle scorse settimane 160.000 prodotti cinesi contraffatti o privi dei requisiti di conformita' previsti dalla normativa europea, sono stati sequestrati altri 200mila prodotti irregolari.
Anche in questo caso, nelle maglie dei controlli disposti dai finanzieri nei pressi di Villesse (Gorizia), e' rimasto coinvolto un autoarticolato immatricolato in Slovenia, che, in piena notte, trasportava merce proveniente dalla Cina, destinata ad una societa' commerciale con sede nell'Italia del Nord, anch'essa gestita da cittadini di origine cinese.
In base alla ricostruzione dei finanzieri, la merce era stata abilmente confezionata utilizzando come carico di copertura migliaia di cappellini in pile, apparentemente regolari. Dopo essere giunta via mare al Porto di Capodistria, proveniente dalla Cina, e' stata trasportata su gomma nel territorio della Repubblica Ceca, e poi sull'autoarticolato fermato dai finanzieri nel territorio isontino. Nel corso dei controlli, le fiamme gialle hanno scoperto 200.000 prodotti contraffatti o pericolosi per i consumatori finali, che sono stati sequestrati. Tra questi, giocattoli privi di marcatura Ce, accendini a forma di giocattoli, materiale elettrico e capi di abbigliamento. Tutti i beni sottoposti al sequestro sono stati posti a disposizione dell'autorita' giudiziaria mentre la persona responsabile del traffico illecito e' stata denunciata a piede libero alla stessa Procura della Repubblica di Gorizia.
(19 ottobre) Tre contenitori carichi di merce contraffatta proveniente dalla Cina e destinata al mercato nazionale sono stati intercettati nel porto di Napoli dalla Guardia di Finanza. Rinvenuti circa 92mila pezzi tra scatole di cartone per pacchi regalo, web-cam per pc, portamonete e giocattoli nonché puntatori laser, pennelli cosmetici e unghie finte prive dei requisiti di sicurezza e pericolosi per la salute. Merce del valore di circa 110mila euro. Denunciati i rappresentanti delle tre società importatrici.
UDINE - Circa 30mila confezioni di cinture, borse e altri oggetti di pelle e tessuto contenenti bustine di sostanze deumidificanti vietate nell'Unione Europea perché gravemente nocive per la salute, sono state sequestrate dai Carabinieri dei Nas (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) di Udine a un grosssita cinese a Pradamano (Udine).
La nuotatrice Federica Pellegrini ha raccontato, al ritorno dall’esperienza olimpica: “Pechino è bellissima. E i cinesi gente splendida. Peccato l’inquinamento. Noi pensavamo che fosse nebbia, invece ci hanno spiegato che era smog”.
SVEGLIAMOCI!!! PERCHE' IL MADE IN ITALY STA SPARENDO SOTTO LA DITTATURA DI MAO!!!!
Scattano i primi controlli sulla merce proveniente dalla cina. La Guardia di finanza, in servizio presso il porto di Palermo, insieme a funzionari dell'Agenzia delle Dogane, ha sequestrato 21.580 articoli natalizi con falso marchio "Ce". La merce e' stata trovata a bordo di un autoarticolato proveniente da Napoli. I prodotti natalizi, fabbricati in Cina, erano destinati ad otto cittadini di nazionalita' asiatica, titolari di alcuni negozi di Palermo, che sono stati denunciati. Le fiamme gialle a bordo del tir hanno trovato luci natalizie, giocattoli, prodotti elettronici e materiale informatico, in parte riportanti un falso marchio "Ce", in parte privi dell'etichettatura utile all'individuazione dell'importatore nel territorio comunitario. Il conducente del mezzo non e' stato in grado di esibire alcuna documentazione attestante la legittima provenienza della merce e, quindi, l'assoggettamento ai prescritti diritti doganali gravanti sulle merci di importazione di provenienza extra Cee. Anche gli otto destinatari degli articoli natalizi, tutti cittadini di nazionalita' cinese, non hanno prodotto alcuna documentazione. Cosi' sono stati segnalati per commercio di beni con falsa marcatura "Ce" nonche' per contrabbando.
I controlli nei ristoranti e nei negozi gestiti da cinesi sono cominciati da qualche giorno e con amara sorpresa gli uomini del Nas hanno scoperto che alcuni minimarket del quartiere San Salvario e Porta Palazzo hanno chiuso i battenti.
La serrata spontanea, sospettano gli investigatori, sarebbe dovuta proprio alla paura dei controlli . Infatti le ultime ispezioni hanno portato al sequestro oltre che di alimenti che potrebbero contenere melamina, come biscotti e soia, anche di altri prodotti non commerciabili per violazione delle regole sull’etichettatura. Tutti gli alimenti sequestrati fino ad oggi avevano etichette in lingua cinese e ciò rende impossibile conoscere gli ingredienti.
Le analisi verranno svolte in settimana sia dall’istituto zooprofilattico sia dagli esperti dell’Arpa. Anche la procura di Torino sta guardando con attenzione al fenomeno. Il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Due i filoni su cui si sta lavorando. Da un parte quello che riguarda il cibo destinato allo persone, dall’altro il cibo per cani e gatti. In quest’ultimo caso l’istituto zooprofilattico aveva già trovato l’anno scorso due prodotti, fermati alla frontiera, positivi alla resina killer. (Rebecca Anversa)
Prodotti alimentari provenienti dalla Cina , a base di carne, vegetali, biscotti e derivati del latte come yogurt contenenti melamina, sono stati sequestrati dai Nas nell'ambito dei controlli avviati in tutta Italia dopo lo scandalo del latte cinese contaminato da melamina.
I sequestri sono avvenuti in varie città, dal Nord al Sud del Paese. Nel corso delle verifiche sono state denunciate 7 persone ed è stata chiesta la chiusura delle strutture commerciali, come negozi gestiti da cinesi e ristoranti. I Nas, 1.000 uomini già all’opera, verificheranno i prodotti già importati, in negozietnici e nei ristoranti cinesi.
I controlli dei Nas continuano, prevedendo, inoltre, verifiche doganali, dei container, dei pacchi postali di provenienza cinese, delle derrate presenti nei negozi etnici e nei punti di ristorazione cinese. Tutta la merce sottoposta a verifica verrà sequestrata, e se le analisi risulteranno positive distrutta.
I primi sequestri a Milano e Firenze. Nel capoluogo lombardo sequestrati un centinaio di confezioni di latte e yogurt provenienti dalla Cina in due negozi; in Toscana circa 6 quintali e mezzo di biscotti. Le analisi sono in corso controllare l'eventuale tossicità delle merci sequestrate.
Ma il Ministero della Sanità assicura: “Il latte distribuito nei supermercati italiani è sicuro perché latte e derivati del latte nella distribuzione legale non hanno origine cinese ed anche perché 'da anni in Italia è vietata l'importazione di latte e derivati dalla Cina”.
da inform@zione .tv
Il Procuratore della Repubblica di Fermo Piero Baschieri ha definito Porto S. Elpidio la China Town del Fermano. Per ogni tipologia di esercizi commerciali ce n’è una ad insegna cinese. Negli empori si vende di tutto: abbigliamento, generi alimentari, dischi, riviste, oggettistica e persino verdura fresca importata dalla Cina. La vendita è legale. Gli esercenti sono regolarmente iscritti alle Camere di Commercio. Però nella città, di cui è sindaco Mario Andrenacci, domenica scorsa terminata la deroga festiva per la vendita al minuto i vigili urbani locali hanno voluto vederci bene. Due vigilesse, in abiti civili, si sono finte acquirenti e hanno controllato venti negozi, gestiti da cinesi. Hanno comprato qualche vestitino, ciabatte, un pigiama e scarpe. Hanno pagato pochissimo. Sorrisi e niente scontrino. Il tempo invece di indossare la divisa e le nostre sono tornate negli stessi negozi. Hanno contestato ai titolari il non rispetto della norma che vieta la vendita al dettaglio nei giorni festivi. Sono state elevate 7 multe con importi variabili da 1.032 a 5.000 euro per un totale di 23.000 euro. I cinesi hanno negato la vendita effettuata poco prima e soprattutto hanno detto di non riconoscere le clienti, abbigliate invece da poliziotte municipali. Il Comando dei vigili urbani elpidiensi, guidato da Benedetto Crescenzi, dovrà ora informare la Guardia di Finanza del mancato rilascio, da parte dei commercianti cinesi controllati, degli scontrini fiscali. (T.Z.)
da boicottiamo i negozi cinesi ( su facebook ) Ma smettiamo di "riempire" le tasche dei cinesi !!!
Quelli da NOI non vengono a comprare nemmeno il pane !!
da boicottiamo i negozi cinesi ( su facebook ) mi segno con immenso piacere!in prima fila per la chiusura dei negozi cinesi!!
basta con prodotti di scarsa qualità esenti da ogni tipo di controllo
basta con i cinesi che ci fregano il lavoro!!!
da alguer.it
Continuano i controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, da parte dei finanzieri della Tenenza di Tempio Pausania. Ad aprile e maggio, le Fiamme Gialle galluresi, assieme ai funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Tempio Pausania, hanno reso esecutive la sanzioni, comminate dalla Direzione Regionale delle Entrate della Sardegna, della chiusura di tre esercizi commerciali di cittadini cinesi nei confronti del quale erano state constatate numerose violazioni per la mancata emissione dello scontrino fiscale.
I Nas, l'ispettorato del lavoro e i Carabinieri del comando di porta Magenta hanno trovato persino tinture fatte con la tempera all'interno dei due negozi di parrucchieri cinesi che sono stati perquisiti ieri. I negozi erano in zona Quarto Oggiaro: in via Lessona e via Aldini.
Negli esercizi lavoravano ragazzi italiani , assunti in nero dai titolari cinesi: in tutto erano 11 e guadagnavano 800 euro al mese. All'interno dei negozi sono stati sequestrati anche diversi prodotti per la cura dei capelli con etichette poco chiare . I proprietari dovranno pagare multe di 8 mila e 12 mila euro .
A Milano c'è un vero e proprio boom di coiffeur cinesi , che offrono alla propria clientela servizi a prezzi stracciati rispetto ai "concorrenti" italiani . Che spesso e volentieri si sono lamentati per la concorrenza sleale : gli italiani si chiedono infatti come si faccia a far pagare così poco, tenendo conto delle tasse, del costo della manodopera e dei corsi di aggiornamento obbligatori.
I cinesi, oltre a costare poco , sono aperti dalla mattina presto fino a tarda sera , orario ideale per chi lavora e ha poco tempo a disposizione. Spesso permettono anche ai clienti di portare da casa i prodotti come shampoo e balsamo , se non si fidano di quelli del negozio.
Secondo alcuni dati diffusi qualche tempo fa dalla Camera di commercio di Milano sono 213 i parrucchieri e gli estetisti stranieri, ben uno su dieci fra le 2.161 imprese. I cinesi sono in testa con il 32,4% delle attività, seguiti da marocchini con il 9,6%, francesi con il 4,8% e dominicani con il 4,3%.
da: sicilia informazioni.com Topi tra il cibo scaduto. Chiuso ristorante cinese:A Catania un cinese di 27 anni e' stato arrestato per commercio di sostanze alimentari nocive. Il giovane, Shi Jianhui, insieme a una connazionale, denunciata, gestiva un'attivita' di ristorazione senza autorizzazione, dove veniva effettuata anche la macellazione clandestina di animali.Nel locale di piazza della Guardia, i poliziotti hanno subito notato la puzza prodotta da alimenti in putrefazione e dalle gravi carenze igienico-sanitarie. Trovati residui alimentari sulle superfici di lavorazione e sui pavimenti, frigoriferi sporchi, alimenti senza indicazioni della scadenza, una busta in plastica con centinaia di zampe di gallina, numerosi pesci gia' fritti immersi in secchi colmi d'acqua.Nel bagno c'erano molte confezioni di alimenti cinesi, farina, ceci, uova di gallina, stoviglie e pentole sporche. Nel corso dell'intervento, dai sacchi di farina e di ceci sono venute fuori decine di topi.
Da una storia vera
moglie e marito vanno vedere negozi, entra lei da sola in un negozio di cinesi (il marito stava finendo la sigaretta di fuori), quando il marito entra pochissimi minuti dopo gli dicono "non è entrata nessuna ragazza qui dentro" glielo richiede e continuano a negare, chiama immediatamente il 113 che trovandosi in un paese di fuori Roma sono arrivati subito, rientrato coi militari hanno ancora negato, quando i carabinieri perquisiscono il negozio entrano nel piano di sotto (con entrata non visibile ovviamente) hanno trovato questa giovane donna coi capelli già rasati e narcotizzata in stato di incoscienza; l'avrebbero portata via di lì a poco. (c'è stato l'arresto di questi esseri immondi ovviamente).
ATTENZIONE quindi, i prezzi così bassi nascondono in realtà riciclaggio e SOPRATTUTTO come in questo caso TRAFFICO D'ORGANI quindi a maggior rischio persone giovani, penso che anche coi bambini non si facciano scrupoli..
BOICOTTIAMOLI
diffondete questa storia è assolutamente vera e riscontrabile dai verbali dell'Arma.