Osteopatia a due ruote
OSTEOPATIA A DUE RUOTE
Sin da quando sono state inventate le due ruote motorizzate, l'uomo ha riposto sempre più interesse e passione verso questo cavallo motorizzato, perfezionandolo sempre di più: nella prestazione, nel confort e nella sicurezza.
Oggigiorno il motociclismo ha assunto un’ampia valenza sportiva con possibilità di investimenti economici notevoli.
Gli sport motoristici più diffusi si suddividono in due principali tipologie:
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Velocità: motomondiale, superbike, supersport, etc…
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Fuoristrada: motocross, trial, enduro, etc…
Ognuna di queste due categorie ha le sue peculiarità riguardanti il mezzo di locomozione, il fine della competizione ed il gesto atletico.
Questi vari sport motorizzati se pur diversi in molti aspetti presentano tra di loro molti punti di unione tra cui: esiti di trauma e patologie secondarie all’attività.
A difendere l’atleta da questa spada di Damocle che pende sopra il suo capo non può bastare la preparazione fisica e la precisione della tecnica; chi pensa ciò rimane solo un sognatore!
L’Osteopatia anche in questo settore sportivo può dire e fare la sua parte sia a livello di prevenzione/preparazione che a livello di riabilitazione/riarmonizzazione del soggetto.
L’osteopata grazie alla sua approfondita conoscenza del corpo umano e alla precisione delle tecniche può portare l’atleta in una forma ottimale.
Analizzando i traumi diretti degli sport motoristici e le dinamiche con cui avvengono si può notare come le articolazioni più interessate siano quelle periferiche: spalla, gomito, polso etc…perché protette con ausili di portata inferire rispetto allo scudo anatomico che protegge il rachide.
Infatti, non è così difficile incontrare un motociclista con lussazioni: acromin-claveari, scapolo-omerali, omero-ulnari e radio-ulno-carpali; per non parlare di eventuali fratture comprendenti anche quelle: carpali, metacarpali e falangee.
Non si può pretendere che uno sportivo possa riprendere l’attività come se niente fosse dopo traumi simili?!
L’osteopata è in grado di riportare il corpo in uno stato ottimale di salute anche a seguito di eventi importanti.
Parlando poi di patologie non si può non considerare ciò che gli studi medico-scientifici su questo sport hanno portato in evidenza:
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Disturbi e lesioni al rachide lombare (spondiloartrosi, ernie discali, lesioni muscolo-scheletriche del rachide);
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Lesione dell’apparato cervico-brachiale;
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Danni al sistema nervoso periferico;
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Danni al sistema cocleovestibolare (ipoacusia, iporeflettività vestibolare e turbe vestibolari);
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Disturbi al sistema circolatorio;
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Disturbi digestivi;
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Disturbi dell’apparato riproduttivo;
Il maggior fattore scatenante di tali effetti sono le vibrazioni prolungate del mezzo e a chiudere il cerchio si presentano anche i fattori aggravanti:
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Presenza di valori di picco (urti, scosse, buche);
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Posture scomode (stazione seduta per lungo tempo, guida con busto piegato in avanti);
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Basse temperature, umidità, ventilazione;
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Stress;
Ed è proprio in queste condizioni che entra in campo l’osteopata grazie alle sue tecniche craniali e viscerali evitando così che la patologia si instauri.
Qualunque sia la tua storia…
Qualunque sia il trauma che hai subito…
L’osteopata è la scelta migliore che puoi fare!!!