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Associazione italiana dislessia
L’associazione italiana dislessia è costituita con un triplice scopo: sensibilizzare il mondo professionale, scolastico e la pubblica opinione sul problema della dislessia evolutiva; promuovere ricerca e formazione nei diversi ambiti di intervento: servizi sanitari, riabilitativi e scuola; offrire agli utenti un punto di riferimento certo e qualificato per ottenere informazioni e aiuto per consulenza e assistenza per l’identificazione del problema o per l’approccio riabilitativo e scolastico. i soggetti con dislessia evolutiva in italia sono, seguendo le stime più prudenti, almeno 1.500.000. gran parte di questi hanno avuto una carriera scolastica costellata di insuccessi, con abbandoni precoci e con conseguenze sociali e professionali a volte molto pesanti. le storie che raccontano i ragazzi dislessici diventati adulti sottolineano la frustrazione derivante dalla mancata identificazione del problema. da bambini si sono trovati a crescere con una difficoltà inattesa e inspiegabile e in genere sono stati colpevolizzati dagli adulti (insegnanti e genitori) che si lamentavano per lo scarso impegno e per gli scadenti risultati scolastici, a fronte di normali abilità sociali e cognitive. l’associazione italiana dislessia intende operare per combattere queste difficoltà, cooperando con le istituzioni e con i servizi che si occupano dello sviluppo e dell’educazione dei bambini. l’associazione, che è aperta a specialisti (medici, psicologi, logopedisti), insegnanti e genitori, si articola in tre comitati che rappresentano le aree in cui è necessario operare.www.aiditalia.org
Lega italiana contro i disturbi d'ansia
La lidap onlus (lega italiana contro i disturbi d'ansia, agorafobia ed attacchi di panico), è nata nel 1991 ed è attiva su tutto il territorio nazionale. e' un'associazione non-profit, fondata e gestita da persone colpite da questo disagio. gli scopi fondamentali, per cui essa esiste e lavora, sono appunto: diventare momento d'incontro tra persone che vivono lo stesso disagio e che vogliono evitare il destino di una vita da pazienti; dare visibilità ed ottenere il riconoscimento degli attacchi di panico, dei disturbi d'ansia e delle fobie, a livello sanitario ed istituzionale; essere momento di raccolta di informazioni, di studio e divulgazione delle diverse letture e approcci al d.a.p. e delle esperienze e possibilità terapeutiche esistenti sul disturbo; fornire sostegno agli interessati ed ai loro familiari attraverso l'istituzione di un servizio di ascolto telefonico, di gruppi di accoglienza, di gruppi di auto-aiuto ed attraverso la diffusione di materiale informativo; promuovere la conoscenza ed il riconoscimento della valenza terapeutica del gruppo di auto-aiuto; in quest'ambito è in atto la collaborazione, con altre associazioni ed enti, volta alla risoluzione di situazioni di sofferenza e disadattamento, alla elevazione della dignità umana, all'aumento della comprensione, alla tolleranza ed al sostegno dei disagi attraverso l'organizzazione di eventi ed iniziative comuni; organizzare interventi presso la comunità nazionale, europea ed internazionale affinchè si attivino misure economiche, legislative, di assistenza sociale e socio-sanitaria in genere di inserimento e tutela in ambito lavorativo per i soggetti portatori dei suddetti disagi; stimolare la classe medica per un miglioramento delle conoscenze e delle tecniche per la prevenzione, la diagnosi precoce e la terapia del d.a.p., visto che i soggetti colpiti raggiungono livelli d'invalidità ed esclusione sociale talmente elevati, che non trova ancora un riscontro adeguato nelle strutture preposte alla cura ed alla tutela. lavorando sul territorio dal 1991, la lidap onlus ha strutturato il proprio modello di intervento sul gruppo di auto-aiuto (self-help), cui si affianca la collaborazione specialistica di psichiatri e psicoterapeuti, per garantire l'applicazione del protocollo terapeutico integrato, così come la moderna psichiatria prevede. l'associazione si è avvalsa anche di convenzioni e collaborazioni con università e centri di ricerca, oltre ad un lavoro di scambio con la società italiana di psichiatria ed alcune scuole di psicoterapia. occorre sottolineare ulteriormente che tutte le attività lidap, pur essendo portate avanti in collaborazione con consulenti scelti e ritenuti rappresentativi, sono ideate, attivate e condotte dagli stessi utenti/pazienti: questo per ribadire come l'associazione, oltre ad essere una risposta immediata al problema del singolo e della sua famiglia, si pone inevitabilmente come luogo di crescita e di relazione con la società, in cui si vanno ad operare importanti cambiamenti. le nuove modalità dell'essere individuo e dell'essere sociale escono quindi dal piccolo gruppo di auto-aiuto (self-help), per confluire nella comunità estesa a cui apparteniamo: il gruppo consente una comunicazione sana ed efficace, circolarità, democrazia, accoglimento di opinioni diverse ed arricchenti, possibilità di espressione emozionale autentica. in breve, possiamo dire che il gruppo d'auto-aiuto è strumento di cura per la società nel suo insieme.www.lidap.it