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Consorzio produttori latte maremma

Il consorzio produttori latte maremma è una di quelle rare attività produttive spontanee sorte nell'ambito comunale negli anni '60 allorché un gruppo di produttori noti per la loro assiduità imprenditoriale decise di unirsi in società per far fronte alle esigenze di ammodernamento della produzione in coincidenza con l'introduzione delle nuove norme sanitarie. nacque così l'idea di creare un piccolo stabilimento per la raccolta, pastorizzazione e commercializzazione del latte proveniente dalle muccherie dei soci, stabilimento che vide la luce nel 1961, al numero 15 di via aurelia in grosseto. prima di allora il latte veniva acquistato dalla popolazione nelle cosiddette "latterie", negozi quasi esclusivi, sparsi nelle città e riforniti giornalmente dai singoli produttori. l'entrata in vigore di una ordinanza del sindaco di grosseto che vietava la vendita del latte "crudo" impose la preventiva pastorizzazione del latte prima della sua immissione in commercio. l'esigenza di una riorganizzazione del settore si impose anche perché i costi per la raccolta e per la successiva lavorazione del latte non potevano essere sostenute dalle singole aziende. l'intervento dell'unione provinciale agricoltori di grosseto permise così la nascita del "consorzio latte maremma" al quale aderirono 20 soci. il primo presidente del consorzio fu il conte roberto guicciardini corsi salviati mentre del consiglio di amministrazione ne andarono a far parte i signori roberto pallini, antonio concialini, antonio sfondrini, roberto tenucci, azelio marsili, mario santarelli, giovanni guicciardini corsi salviati, livio cavalli e la signora maria annunziata pallini. la lavorazione giornaliera oscillava tra gli 80 e i 100 quintali di latte ed era appena sufficiente a servire una comunità come quella grossetana che, nel 1960, era formata da una popolazione con poco più di 50 mila abitanti. negli anni '70 l'ente maremma dette al consorzio l'opportunità di trasferire l'impianto di via aquileia in un'area della zona di sterpeto in grosseto, nella quale l'ente aveva progettato la nascita di alcune iniziative cooperative. in accordo con il consorzio e con l'unione agricoltori, l'ente progettò ed autofinanziò l'attuale centro di pastorizzazione. il consorzio, presieduto allora dal sig. ercole tocchi, visse il periodo del trasferimento della nuova sede e quello dell'ampliamento della base sociale con l'ingresso di piccoli produttori di latte provenienti dalle terre della riforma che portarono un aumento di conferimenti. nel maggio del 1974 la presidenza del consorzio passò al dott. giorgio fiorentini che veniva dall'esperienza dell'azienda agricola san donato e che detenne la carica per un solo anno. nel 1975 gli successe enrico sfondrini al quale, a sua volta, nel maggio del 1976 subentrò dino quadalti che resse la presidenza per 24 anni. in quegli anni - che vanno dal 1970 in poi - in coincidenza con una campagna nazionale volta a valorizzare il consumo di latte pastorizzato fresco, in contrapposizione al dilagante consumo di quello a lunga conservazione, la collocazione commerciale del prodotto ebbe maggior fortuna. l'organizzazione della raccolta nelle muccherie o nei poderi, già trent'anni fa primi in toscana, veniva effettuata in ambienti interamente pre-refrigerati alla stalla. laddove non c'era ancora la corrente elettrica, la refrigerazione avveniva con impianti a gas. questo particolare sta a significare l'attenzione dei produttori e dal consorzio nell'avere a disposizione un prodotto fresco che non tardò così a farsi apprezzare per le sue caratteristiche organolettiche. dal 1992 iniziò la produzione del latte pastorizzato di "alta qualità" che costituì una ulteriore tappa nella commercializzazione di un prodotto che risponde ad alcuni parametri base per quantità di grasso, proteine, ecc. previsti da una specifica legge nazionale. anche in questo caso il consorzio è stato tra le prime società a presentare questo importante prodotto di qualità in confezioni di vetro. gli anni che seguirono furono soddisfacenti e mentre le potenzialità dello stabilimento - esteso su quasi un ettaro - lungo la via scansanese a grosseto, è divenuta di 900 ettolitri, i conferimenti giornalieri di latte degli attuali 85 soci hanno raggiunto i 600 quintali. l'impegno della cooperativa negli anni 2000 è quello di mettere in produzione e quindi in commercio il "latte biologico" proveniente cioè da aziende che fanno questo tipo di coltura ma questo ulteriore impegno nulla toglie costante esigenza di stare al passo con le innovazioni tecnologiche e di assicurare ai soci l'assistenza del servizio veterinario anche mediante incontri informativi. il corpo sociale è oggi composto da 85 produttori mentre la presidenza del consorzio, dal maggio 2000 è stata affidata al sig. moreno allegro; dal maggio 2003 il nuovo presidente è il sig. de minicis luigi.

www.lattemaremma.it