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Chi siamo

I primi manichini di Giovanni Rosa, nei primi anni del secolo scorso, erano mirabili sculture in ceroplastica, dove l'espressione dei volti donava una rara eleganza alle figure.


Negli anni '70 la famiglia Rigamonti, rileva l'azienda e nasce il nuovo marchio de la Rosa S.p.A, che ne consacra il successo offrendo al mercato nuove collezioni anticonvenzionali. La direzione artistica viene affidata a Gigi Rigamonti, la cui provocazione è chiara, anticipatrice dei tempi. Un esempio, la rivoluzionaria proposta del manichino“Tosca”ovvero l'essenza della scultura e l'antimanichino per eccellenza. “Tosca” fu l'emblema delle del marchio Versace negli anni ‘80, e ancora oggi rimane una pietra miliare nella storia del manichino. Venne poi la collezione “Bizzare” che stravolse il concetto di manichino


naturale: la posizione, il make -up e il trucco raccontavano una storia tutta al femminile con un'aggressività sensuale esaltando il movimento e la dinamicità come espressione di bellezza, una donna nuova che stava nascendo, indipendente e


affermata, che sapeva ciò che voleva. La versatilità dei prodotti, l'originalità delle collezioni sono stati i punti cardine di un successo consolidato. Il prodotto La Rosa S.p.a è riconoscibilissimo nelle vetrine delle più importanti “maison di moda” di tutto il mondo, sia per il dato stilistico che per la ricercatezza delle finiture, rese possibili dagli investimenti sull'immagine del prodotto. Ricerca ed innovazione alla base di ciascun processo produttivo, nelle infrastrutture impiegate così come nei materiali; si utilizzano unicamente materiali riciclati e riciclabili nel pieno rispetto dell'ambiente e delle norme istituite dalla Comunità Europea, che garantiscono il perfetto manufatto“Made in Italy”.


Una “eco-industria” quindi che vanta addirittura due stabilimenti nel milanese; ampiamente automatizzati e che garantiscono la piena tutela degli operatori e dell' ambiente.


Ad esempio, l'impianto di “post-combustione” riduce le emissioni nocive in atmosfera del 94%, mentre robot antropomorfi salvaguardano gli operatori, miscelando solventi e vernici. La stretta collaborazione e sinergia con  ricercatori che operano anche in ambito universitario, ha permesso di realizzare robot e software unici nella catena produttiva, deputati al finissaggio e lisciatura del manichino, operazione svolta una volta completamente a mano.


Otto isole completamente automatizzate, a testimonianza della lungimiranza imprenditoriale di un gruppo di persone che credono innanzitutto nel proprio ruolo e che è nei momenti di crisi che bisogna investire e nascono le migliori strategie.