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Chi siamo
Il mio approccio teorico-metodologico In genere, soprattutto in Italia, le persone si accostano alla figura dello psicologo con una certa dose di diffidenza rispetto alla possibilità di risolvere definitivamente i propri problemi e, talvolta, con la paura di non essere giudicati “sani”. La Psicologia, in effetti, fin dagli albori, si è occupata dei problemi emotivi con risultati non sempre entusiasmanti. Soltanto in questi ultimi anni possiamo realmente affermare di possedere procedure rigorose e scientificamente valutabili (e valutate!) per il loro trattamento. Un efficace approccio alla gestione dei problemi emotivi coincide con la comparsa e la diffusione, nel mondo della psicologia, del modello cognitivo comportamentale. Tale modello postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli emotivi) siano influenzati da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente, qui ed ora. Questo vuol dire che agendo attivamente sui nostri pensieri e sui nostri comportamenti attuali, possiamo liberarci in tempi brevi da molti dei problemi che ci affliggono da tempo. Il modello costruttivista, utilizzato parallelamente a quello cognitivo comportamentale, permette poi di andare più in profondità, coniugando la precisione dell'osservazione scientifica con l'attenzione alla singolarità dell'individuo e della sua unica ed irripetibile visione del mondo. In tal modo la persona è guidata nella scoperta dei suoi nuclei profondi di personalità, permettendo il miglioramento della qualità della vita (anche in situazioni non problematiche) e una conoscenza delle sue possibili evoluzioni future. Quando una persona viene da me, durante i primissimi incontri si fa luce insieme sulla natura del problema, dando informazioni dettagliate su questo, e si avvia un percorso di auto-osservazione (o di osservazione dei comportamenti del bambino nel caso siano i genitori a chiedere una consulenza) per arrivare, in tempi brevi, a comprendere la funzione, che in genere è relazionale, di quei comportamenti o di quei segnali di disagio. Questo perché, quando nella nostra vita c'è qualcosa che non ci fa stare bene, è perché stiamo ancora utilizzando in qualche modo una strategia, che abbiamo intelligentemente appreso in passato in quanto allora era efficace. Ora probabilmente va flessibilizzata e arricchita da un più ampio repertorio, in modo da raggiungere i nostri obiettivi senza pagare un prezzo così alto qual'è il sintomo. Già a questo punto in genere le persone affermano di sentirsi molto sollevate in quanto ciò che prima era vissuto come sinonimo di malattia o disagio viene ora definito come risorsa nelle relazioni. Talvolta già in questa fase i sintomi scompaiono. Si avvia allora, dopo queste prime sedute di osservazione e ridefinizione esplicativa, la vera e propria psicoterapia che porterà in tempi relativamente brevi ad una molteplice conoscenza e arricchimento di sé che costituisce la chiave per liberarsi dalle catene del problema e sentirsi finalmente capaci di vivere serenamente e pienamente tutto ciò che prima si era costretti ad evitare. Questo è il mio modo di lavorare che ho costruito utilizzando approcci teorici diversificati. Mi sono laureata nel 2004 in Psicologia ad indirizzo clinico e dello sviluppo con voti 110/110, nell'università di Parma dove l'approccio è prevalentemente comportamentale e cognitivo. Ho conseguito la specializzazione in Psicoterapia cognitiva ad indirizzo costruttivista ed evolutivo con voti 100/100 e lode in seguito al corso quadriennale a Bologna nel 2011. Sono iscritta all'Ordine degli Psicologi della Regione Emilia Romagna con il numero 5161. Dal 2005 svolgo l'attività di Psicologa Psicoterapeuta a Venezia, Mestre e Bologna, prima presso enti pubblici, e successivamente privatamente.Tipo Impresa: Ditta individuale
Numero dipendenti: Microimpresa (meno di 10 dipendenti)
Numero di iscrizione all'Albo: 5161
Albo di riferimento: : Albo Psicologi Emilia Romagna