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Chi siamo

Psicologa e Psicoterapeuta di formazione rogersiana diplomata presso l'Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona di Roma, sono iscritta all' Ordine degli Psicologi dal 23/11/2000 (Prot. n. 9426) e all'Albo degli Psicoterapeuti dal 06/02/2004 (Prot. n. 734/U). Attualmente sono consulente del Ministero di Giustizia presso l'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Pescara e Teramo e mi occupo del sostegno psicologico ai soggetti che usufruiscono delle misure alternative alla detenzione in carcere. Dal 2004 svolgo attività libero professionale come Psicoterapeuta individuale, di coppia e di gruppo .

IL PRIMO COLLOQUIO
Solitamente offro alla persona la possibilità di avere un primo colloquio , durante il quale ascolto il vissuto del cliente, facendo emergere i suoi bisogni e le sue aspettative riguardo al percorso psicoterapeutico .


Il primo incontro è molto importante perché consente ad entrambi (terapeuta e cliente) di "prendere le misure" e quindi di valutare se e esistono i presupposti per la costruzione di un'alleanza terapeutica, in fondo si tratta di una scelta reciproca che non si basa tanto sulla competenza del terapeuta riguardo al problema specifico del cliente, quanto piuttosto sulla capacità del terapeuta di promuovere un processo di cambiamento che coinvolga attivamente il cliente in un percorso di crescita personale.


Il primo colloquio è anche l'occasione per comunicare al cliente tempi e regole indispensabili in ogni psicoterapia.


LA TERAPIA CENTRATA SUL CLIENTE
La Terapia centrata sul cliente , sviluppata dallo Psicologo Americano Carl Rogers negli anni '40 (detta anche "terapia non direttiva" o "terapia Rogersiana"), rientra nell'area della Psicologia Umanistica. E' un orientamento che non offre strategie e metodi, nel senso comune della parola, proprio perché utilizza il modo di essere del terapeuta, la sua capacità di entrare in relazione con l'altro e di comprendere come viene percepito dal cliente, al fine di facilitare il cambiamento; solo se il terapeuta riesce ad instaurare un autentico clima di accettazione, consentirà alla persona di esplorare gli aspetti di sé che maggiormente lo spaventano, o di cui si vergogna, o che svaluta, l’accettazione positiva incondizionata da parte del terapeuta determina l’abbassamento delle difese che permette al cliente di rimettere in discussione alcuni aspetti di sé, promuovendo un processo di crescita personale.


Ho scelto questo orientamento perché mi consente di privilegiare la dimensione relazionale con il cliente e tende a renderlo autonomo attraverso la consapevolezza delle sue risorse personali e il recupero del proprio personale.

LA COPPIA
Uno degli obiettivi principali nel lavoro con la coppia è la facilitazione della circolarità della comunicazione , infatti uno dei compiti del terapeuta è proprio quello di mettere in evidenza come la diversa interpretazione della realtà da parte di ciascun partner, crei una distanza emotiva fra loro, contribuendo ad alzare il "muro" fatto di silenzi, insoddisfazione e sofferenza che a volte spinge la coppia in una sorta di "vicolo cieco".


Il terapeuta che utilizza la terapia centrata sul cliente assume un atteggiamento di "parzialità multidirezionale" (O'Leary, 2002) cioè ascolta e sostiene empaticamente un partner e successivamente si comporta allo stesso modo anche nei confronti dell'altro partner; tutto ciò al fine di facilitare in ciascun cliente la libera espressione dei sentimenti, e vanificare gli eventuali tentativi di manipolazione che spesso vengono messi in atto da uno o da entrambi i partner nei confronti del terapeuta.

IL GRUPPO D'INCONTRO
Il gruppo d’incontro rogersiano è un’ottima occasione per iniziare a gettare le maschere e cercare momenti di accettazione di sé e degli altri e di autenticità, riconoscendo l’essenza che tutti ci accomuna, la "nostra umanità".


Questo è l’obiettivo terapeutico al quale mira l’essenziale e rivoluzionario approccio rogersiano.


"Ma qual'è il bisogno psicologico che spinge la gente verso i gruppi d'incontro? Penso che sia la fame di qualcosa che la persona non trova nell'ambiente di lavoro, nella scuola neppure, cosa abbastanza triste, nella vita familiare moderna. E' una fame di rapporti che siano intimi e veri; in cui i sentimenti possono essere espressi con spontaneità, senza essere preventivamente censurati o repressi (...) dove sia possibile assumere il rischio di provare nuovi modi di comportamento (...) tale che divenga possibile una crescita ulteriore" (Rogers, 1970) .

PRINCIPALI CAMPI D’INTERVENTO
Comunicazione efficace;
Difficoltà relazionali;
Autostima;
Dipendenze affettive;
Ansia;
Depressione;
Separazioni;
Disturbi sessuali;
Esperienze traumatiche;
Disagio sociale;
Instabilità emotiva;
Consumo di sostanze e tossicodipendenza.



Tipo Impresa: Ditta individuale
Numero di iscrizione all'Albo: 9426
Albo di riferimento: : Lazio


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