Sei in: Chi siamo

Chi siamo

LA NOSTRA STORIA

L'ingegnere in Elettronica Otto Barbuti iniziò la sua attività nell'anno 1956 a Lissone, cuore della Brianza milanese al centro della industriosa LOMBARDIA e assunse il nome, come ditta individuale di Elettronica Industriale Ing.Ottorino Barbuti.

Egli sviluppò la progettazione di televisori in bianco nero a valvole termoioniche e di centraline di amplificazione per impianti centralizzati di distribuzione del segnale televisivo VHF/UHF e delle relative antenne riceventi.

Nell'anno 1957 iniziò la costruzione di piccoli ripetitori dei canali televisivi per espandere privatamente la zona di ricezione della prima rete TV italiana e delle uniche stazioni televisive straniere che trasmettevano in lingua italiana, ossia la TV SVIZZERA del Ticino e la TV MONTECARLO. Passò poi man mano tutta l'attività all'uso dei transistori con cui fu possibile la miniaturizzazione di tutti i prodotti, specialmente dei convertitori di canale da montare esternamente sulle antenne TV.
La loro richiesta fu provocata dalla necessità di convertire i nuovi e recenti canali nazionali UHF della seconda rete della TV di Stato, in uno dei canali della gamma VHF, i soli presenti nei vecchi televisori già installati in tutte le case. La loro produzione raggiunse il numero di oltre mille unità giornaliere.
Altra necessità fu quella di convertire i nuovi canali speciali irradiati dai suoi ripetitori privati sempre su un canale già esistente nel normale televisore per renderlo atto a ricevere le TV straniere o quelle nazionali nelle molte località ancora non servite.

Nell'anno 1969 mise in produzione la più piccola telecamera a transistori esistente in commercio, che abbinata ad un piccolo monitor fornito di pulsanti per la selezione dei segnali audio e video provenienti da 5 minitelecamere diverse costituirono così il primo impianto a circuito chiuso domestico e industriale (CCTV) in Italia, da Egli denominato "MINIGUARD".

Sempre sotto il marchio "Elettronica Industriale" simultaneamente al Miniguard lanciò sul mercato per primo al mondo il VIDEOCITOFONO per grandi complessi abitativi per un numero indefinito di appartamenti e per abitazioni con ingresso lontano oltre il parco.

Realizzò anche le telecamere per visione notturna all'infrarosso per uso della polizia motorizzata.

Da tali esperienze e con l'avvento dei diodi elettroluminescenti (LED) all'Arseniuro di Gallio ne derivò la costruzione di vari sensori miniaturizzati e di azionatori a raggi infrarossi codificati, funzionanti per riflessione dell'oggetto bersaglio ("scanners") oppure addirittura incorporati nei vari modelli di rubinetti dell'acqua ad apertura ed a variazione "caldo-freddo" per semplice avvicinamento delle mani ("no touch") specialmente per uso ospedaliero.

Nel 1986 Egli trasformò la ditta individuale in due entità : la Eliotecnica Industriale Ing.Ottorino Barbuti e la El.Ind.Co.

Nella prima si dedicò alla produzione di pannelli solari, di banchi didattici per la diffusione degli impianti di recupero energia del sole, di speciali calorimetri elettronici e di contatori di consumo calorico negli appartamenti di palazzi condominiali in unità delta-gradi-giorno.

Nella seconda si dedicò alla produzione di BARRIERE IMMATERIALI di protezione antinfortunistica su macchine pericolose a fasci di raggi infrarossi : dapprima a raggi paralleli sincroni codificati ed infine a quella di barriere a raggi incrociati autosincrone allo scopo di una più alta protezione delle mani e delle dita.

Egli inventò il sistema di taratura basato sulla regolazione della potenza irradiata della sezione trasmittente sul limite di scatto della portata della sezione ricevente, taratura che avviene automaticamente ("Automatic Threshold Trigger®"). Sistema brevettato nel 1991 assieme ad altre 6 particolarità innovative, tutte ugualmente protette.

Negli anni seguenti incrementò la produzione di barriere immateriali all'infrarosso; che raggiunse un notevole impulso dopo il recepimento nell'anno 1996 della Direttiva Europea "Macchine" riguardante la sicurezza sul lavoro.

Unitamente al suo staff di tecnici, collaborò come membro effettivo dei vari Gruppi di Lavoro Europei istituiti dal Comitato Tecnico Europeo CT44 (Sicurezza del Macchinario) alla compilazione degli Standard (Norme Europee) promossi dalla Commissione CE per coadiuvare la conformità ai requisiti imposti dalle Direttive Europee.

Il numero di barriere di sicurezza costruite fino al 1995 era stato di 3000 coppie. All'inizio dell'anno 2001 fu raggiunto il traguardo di 20.000 coppie installate e funzionanti con grande soddisfazione degli utilizzatori sia in Italia che negli altri Paesi Europei.

Oggi EL.IND.CO è fornitore di soluzioni ad alto contenuto tecnologico per tutto il mondo dell'automazione industriale proseguendo la ricerca con realizzazioni sempre più soffusticate e innovative.


Numero di iscrizione nel registro delle imprese: LPRMNC65C45D286E
Numero R.E.A.: 1865395
Tipo Impresa: Ditta individuale
Capitale Sociale: € 20.000