Chi siamo
TRADIZIONE, INNOVAZIONE ED ELEGANZA AL PASSO CON I TEMPI
Dal 1951 la massima espressione dell'Artigianato Sartoriale Italiano.
Era il 1959 quando Nikita Kruscev, alle Nazioni Unite di New York, si tolse una scarpa per batterla animosamente sul tavolo in segno di protesta. Non era una scarpa qualunque, bensì uno degli accessori ordinati dal premier politico sovietico ad Angelo Litrico, ai fini del ... "disgelo". Fino a questo momento, solamente la clientela più esclusiva del mondo ha vestito questi abiti, creati da uno dei più abili sarti del mondo. Ora puoi vestirli anche tu.
La Sartoria Litrico rappresenta l'ispirazione dietro alla rivoluzione nella moda maschile. Puoi dirlo nella linea, nel tessuto, nel modo in cui appartiene all'uomo che lo indossa.
Animato da una mente piena di sogni, e da un portafogli pieno di niente, Litrico venne a Roma dalla sua nativa Sicilia più di 60 anni fà. Una sera all'Opera, un famoso attore di nome Rossano Brazzi gli chiese chi aveva cucito il suo dinner-jacket. Troppo imbarazzato dal rispondergli che era una sua creazione, Litrico
gli diede solo il suo indirizzo. Il giorno dopo l'attore gli ordinò due abiti per più denaro che Litrico avesse mai visto. Da quel momento iniziò la sua storia.
Storica Maison Romana di Alta Moda Maschile fondata nel 1951 la Sartoria Litrico è tutt’oggi un’azienda a carattere artigianale di Luca Litrico, nipote di Angelo e figlio di Franco. La Maison Litrico riveste da sempre un ruolo di spicco nel mondo dell'Alta Moda Italiana e si deve anche ad essa la fama del tanto ricercato "Made in Italy". È stata la prima Maison italiana ad organizzare dei "defilè" maschili e ad abbinare i modelli da uomo con i capi femminili che già nel '50 venivano presentati dalle grandi Case, trasformando e vivacizzando il modo di vestire degli uomini, la prima maison italiana a fare una sfilata di moda in Russia, e la prima anche a firmare un contratto di licenza di Marchio con il Giappone. È tra i soci fondatori della “Camera Nazionale della Moda Italiana” e fra le prime aziende a presentare la moda italiana nel mondo attraverso attività promozionali e collaborazioni con svariate industrie internazionali dell'abbigliamento, ottenendo i più alti riconoscimenti, oltre che dallo stato italiano, da tutti i Media più importanti della moda e non.
Angelo Litrico: un figlio di Sicilia tutto cuore, stile e simpatia che ha fatto tanto rumore nel campo della Moda maschile, quanto ne fece Krusciov alle Nazioni Unite con le sue scarpe Litrico!
Primo di dodici, tra fratelli e sorelle, Angelo nacque a Catania nel 1927. Andò a scuola ma ben presto iniziò a lavorare presso un sarto della sua città.
Con grande zelo infilava gli aghi, preparava il ferro da stiro ed assolveva ad altri piccoli compiti. Il sarto apprezzava l'impegno del ragazzino, ma era lungi dall'immaginare che dal suo piccolo allievo "custureri"
sarebbe sbocciato un famoso creatore d'Alta Moda.
Quando fu giovanotto, Angelo si rese conto che a Catania non avrebbe mai potuto esprimersi al meglio e,
quasi chiamato dal destino, raggiunse Roma, dove iniziò la sua attività lavorando presso un sarto di
periferia.
Ma il desiderio di conoscere e capire spesso conduceva Angelo in via Veneto che iniziava, chi aveva i
mezzi, alla "Dolce Vita". Fu allora che, passando per via Sicilia, notò una piccola sartoria; entrò, chiese un
posto "di banco" e l'ottenne. Più sicuro di sé, ormai, ebbe la possibilità di realizzare ed indossare degli
abiti di classe, ma così nuovi per la linea e colore da essere oggetto d'attenzione. Una sera Angelo
indossò per l'Opera uno "smoking" di seta che, nel "foyer", fu notato da Rossano Brazzi, il quale divenne
il suo primo cliente di nome. La clientela si sviluppò ed Angelo poté rilevare la piccola sartoria che
divenne meta di personalità politiche, illustri professionisti, divi famosi.
Nel '57 si parlò di Moda Italiana in Russia e Litrico fu invitato a partecipare, con i suoi modelli, assieme
alle Case di moda femminile. Angelo ebbe l'idea di portare in dono a Krusciov un cappotto. Per le misure
si era ispirato alla foto di un giornale. Il primo Segretario del partito ringraziò e ricambiò il dono con una
preziosa macchina fotografica. Quindi, tramite la figlia ed il genero inviò ad Angelo le sue misure esatte.
Dopo qualche mese, in previsione del suo viaggio negli Stati Uniti chiese a Litrico, a mezzo
dell'Ambasciata Russa, un guardaroba completo fra cui le famose... scarpe! In America i giornalisti,
abituati all'ineleganza russa, chiesero a Krusciov chi fosse l'autore dei suoi vestiti. Egli rispose che, ai fini
del... disgelo, si era servito di un sarto italiano il cui nome era Angelo Litrico.
Angelo, quasi per un disegno del destino, si trovava negli Stati Uniti per una manifestazione di Moda. Fu
rintracciato e la stampa lo mise sotto i riflettori. Centinaia, tra giornalisti e riviste di tutto il mondo,
parlarono di lui, in 37 lingue. Nel '59 il nome di Angelo Litrico era già famoso.
Il suo piccolo "atelier" si riempiva di clienti italiani e stranieri e le sue pareti si tappezzavano di quadri
d'autore e di foto con affettuose dediche di personalità "vestite" dal grande stilista italiano. Litrico veniva
chiamato in tutte le parti del mondo e non solo faceva sfilare i suoi capi, ma allacciava sostanziose
relazioni d'affari, aprendo importanti varchi alla Moda maschile italiana.
Angelo fu il primo a firmare un contratto con una grande casa giapponese, spianando la strada a tanti
suoi colleghi, tramite il prestigio che il suo stile dette al "Made in Italy". Ai primi contratti ne seguirono
altri, così il nome di Litrico divenne noto non solo in tutta Europa ed in Giappone, ma nel Nord e Sud
America, in Sud Africa ed Australia.
Avendo notato tutto questo le autorità italiane insignirono Litrico di tutta una scala di onorificenze: fu
fatto Cavaliere nel '62, Cavaliere Ufficiale nel '65, Commendatore nel '68, Grand'Ufficiale nel '72. E’ stato
www.sartorialitrico.it
inoltre insignito del Gran Premio Vita di Sarto dall’Accademia Nazionale dei Sartori nel 1985 oltre a
svariate altre onorificenze fino ai giorni nostri, ultimo riconoscimento in ordine cronologico: l’Archivio
Storico della Sartoria di Luca Litrico è stato dichiarato in data 07 novembre 2008 dal Ministero per i Beni
e le Attività Culturali Italiano di Interesse Storico Particolarmente Importante ai sensi degli Articoli 13 e
14 del Decreto Legislativo n° 42/2004.
I suoi mille impegni ed il pensiero della numerosissima famiglia da aiutare gli impedirono di costruire un
legame duraturo con una donna, ma non gli vietarono di fare da testimone agli adulti, tenere a battesimo
i piccoli e fare regali alle tantissime persone a lui care, facendosi amare da grandi e piccini, in particolare
dalle schiere di nipotini che colmava di doni e di tenerezza.
Angelo era alla continua ricerca dello stile e della perfezione estetica. Egli era consapevole che la Moda,
come del resto accade in altri settori, si impegna su due elementi basilari: i concetti e le realizzazioni.
Egli partiva, per metodo, dall'uomo, mai dalle cose. Studiare l'uomo per scoprirne le necessità, le
debolezze, i capricci, le esigenze estetiche in rapporto al flusso del tempo, per poterne anticipare i gusti,
per ricavare la Moda di domani. La Moda infatti è la vetrina scorrevole della storia.
Angelo Litrico non amava parlare di sé, ma in una delle numerosissime interviste, con la sincerità ed il
buon senso che lo distinguevano dette una risposta così centrata da battere i più abili uomini politici: "è
imbarazzante parlare di sé stessi", egli disse, "ogni volta che devo farlo mi turbo, per quel senso di
riservatezza che ogni uomo ha nei confronti della sua vita, ma non posso nascondere l'orgoglio d'aver
raggiunto una meta difficile, d'aver realizzato il sogno d'aver vicino a me tutta la mia famiglia e di
circondarla di benessere, dopo tanti anni di lontananza e di sacrifici da parte di tutti. Tutto questo con
forbici ed ago, modestissimi strumenti di lavoro artigiano, ma che, con l'aiuto di uno studio costante,
sono serviti a realizzare le mie creazioni".
La semplicità e la saggezza del suo pensiero, la sincerità dei suoi sentimenti, fecero avvicinare ad Angelo
moltissimi uomini famosi.
Citiamo, ad esempio: Artisti quali Manzù, Carpi, Consagra, D'Orazio, Mastroianni, Caron, Greco, Cagli,
Guttuso; Poeti come Raphael Alberti, Quasimodo, Ungaretti; Direttori d'orchestra come Thomas
Schippers, Sinopoli, Caracciolo, Pani, Gelmetti; Attori come Richard Burton, John Houston, Rossano
Brazzi, Amedeo Nazzari, Vittorio Gassman; l'attore-cantante Domenico Modugno; Capi di Stato quali
Kennedy, Tito, Peron, Pertini, Nasser, Leskol, Gronchi, Leone, Re Hussein, Re Umberto di Savoia,
Eisenhower, Mac Milian, Nixon, Kubitschek; Uomini politici come Andreotti, Colombo, Preti, Morlino,
Tanassi, Malfatti.
Ma per capire davvero la grandezza del cuore di Angelo Litrico, dobbiamo menzionare il famoso Christian
Barnard, il quale per intercessione di Litrico, ogni volta che veniva a Roma, visitava centinaia di bambini
che poi venivano operati a Cape Town con la personale partecipazione finanziaria dello stesso Angelo che,
memore della sua difficile infanzia, voleva aiutare i piccoli bisognosi di cure e comprensione.
Angelo Litrico scomparso il 13 marzo 1986 ha lasciato la sua attività ai fratelli Franco e Giusi che, fin da
giovanissimi, lo seguirono nel suo lavoro collaborando con lui a tutti i livelli, facendo si che, anche nei
lunghi e frequenti periodi in cui Angelo doveva assentarsi dall'Italia per lavoro, l'azienda non ne risentisse
minimamente.
Oggi dopo la scomparsa di Franco avvenuta il 2 giugno 2004, la maison Litrico prosegue l’ormai storica
attività, guidata con passione dal figlio primogenito di Franco. Luca Litrico, erede della cultura della Moda
www.sartorialitrico.it
maschile nella quale è cresciuto, affinata affiancando secondo tradizione familiare Franco in azienda dal
1991, è un interprete attento delle nuove tendenze ed esperto conoscitore delle esigenze del target della
sartoria, confermandosi ogni giorno attento a tradizione e innovazione nella massima espressione
dell’Artigianato Sartoriale Italiano.
Con questo spirito Luca Litrico porta avanti la sua missione: continuare la tradizione dell’eccellenza
sartoriale italiana per l’uomo moderno che vuole vestire elegante e cerca la cura del dettaglio e del
particolare, pur rimanendo al passo con i tempi. Luca restando fedele alla tradizione della Sartoria
Italiana di Alta Moda maschile su misura (che continua a fornire la sua clientela formata da Personaggi
internazionali delle varie sfere e VIP della Politica, Finanza, Cultura, Cinema, Arte, ecc.) conosciuta in
tutto il mondo quale massima espressione di abilità tecnica ed artigianale, per meglio poter restare
competitivo nel mercato dei giorni nostri crea anche linee di "Couture-à-Porter" di altissima qualità
tecnico-stilistica e di accessori. Per l’uomo raffinato ed elegante che si appresta a fare il grande passo,
crea la linea di abiti da sposo “ceremony”, oltre a camicie, cravatte, accessori, cinture e naturalmente
calzature.
Lo Stile “Luca Litrico”, che è nato dopo un attento studio, attrae gli uomini perché questo stile in se
contiene un quid in cui gli uomini si riconoscono. Un uomo vuole sentirsi a suo agio in ogni occasione
della sua vita. Le sue necessità principalmente sono: praticità, eleganza, giusto compromesso tra l’uomo,
i suoi gusti e le sue necessità. Tutti questi elementi sono sempre presi in grande considerazione nelle
collezioni di Luca Litrico. Le idee sono trasformate in scelte di tessuti e di colori, tonalità, strutture e
dettagli.
Nell’ambito della strategia di consolidamento del proprio marchio presso il Consumatore finale, Luca
Litrico offre oggi alla propria Clientela VIP il servizio di “Alta Sartoria Maschile Su Misura” a domicilio in tutto il mondo.
Numero di iscrizione nel registro delle imprese: RM
Tipo Impresa: Società a responsabilità limitata (s.r.l.)
Numero dipendenti: Microimpresa (meno di 10 dipendenti)
Fatturato: dai 500.000 ai 1.000.000 di euro
Numero di iscrizione all'Albo: RM
Albo di riferimento: : Luca Litrico