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Calandratura


Tecnica di produzione di film o fogli di materie plastiche, utilizzati per la fabbricazione fra l’altro di piastrelle, rivestimenti murali, finte pelli, pavimentazioni. Nel procedimento di calandratura il polimero riscaldato e reso plastico viene alimentato fra due o più rulli che modellano la massa fusa in fogli.


Catalizzatore
Composto o sostanza che accelera o permette il realizzarsi di una reazione chimica, nel caso delle plastiche favorisce il processo di polimerizzazione.Cellophan (cellofan)Pellicola trasparente colorata o incolore, ottenuta
per laminazione della viscosa di idrato di cellulosa, usata per numerosi tipi di imballaggio.



Celluloide
Materia plastica incolore, trasparente, infiammabile, ottenuta gelatinizzando la nitrocellulosa con alcool
e canfora. È la prima materia plastica artificiale prodotta in laboratorio: fu realizzata negli USA
dai fratelli Hyatt nel 1869, e usata da allora prevalentemente per pellicole fotografiche.



Cellulosa
Polisaccaride, principale costituente delle cellulose vegetali. Si ricava da legno o da altre fibre vegetali.
Viene impiegata nella produzione di carta, materie plastiche e fibre artificiali (nitrocellulosa, rayon).
ChemiolisiProcesso industriale per il riciclaggio delle materie plastiche: la chemiolisi le trasforma con un
trattamento solvolitico in nuova materia prima.



Compositi (o plastici rinforzati)
Materiali plastici costituiti da polimeri termoindurenti e termoplastici rinforzati con fibre di vetro, di carbonio o aramidiche e loro ibridi. Sono impiegati prevalentemente per la costruzione di apparecchiature resistenti e leggere come strutture portanti di radar, carrozzerie di auto, parti di aerei,
scafi per imbarcazioni, racchette da tennis, sci.


Compressione
Tecnica di stampaggio delle materie plastiche per ottenere manufatti con caratteristiche meccaniche omogenee, come richiesto nella produzione di oggetti di forma complessa. Il polimero viene alimentato in uno stampo caldo, di cui assume la forma con un’opportuna pressione.


CONAI
(Consorzio Nazionale Imballaggi)
È il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi il 30 ottobre
1997, con la finalità di perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio previsti dalla legislazione europea e recepiti in Italia attraverso il Decreto Ronchi. CONAI è l’organismo
che il Decreto ha delegato per garantire il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica a un
sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio. CONAI è il
perno di uno dei sistemi europei più efficaci ed efficienti di recupero e valorizzazione dei materiali di
imballaggio basato sul principio della responsabilità condivisa del mondo delle imprese nei confronti
dell’ambiente e su un livello di contributi ambientali che è fra i più bassi d’Europa.

Condensazione
Reazione di formazione delle catene polimeriche per unione di uno o due monomeri, con eliminazione
delle molecole che si formano nella reazione, generalmente acqua, metanolo, acido cloridrico. Esempio tipico della condensazione è la formazione di poliesteri (PET) o di poliammidi (PA).


Copolimeri
Polimero ottenuto per polimerizzazione di due o più monomeri diversi tra loro.COREPLA (Consorzio Nazionale per Il recupero degli imballaggi in plastica)
Costituito il 19 novembre 1997, il Consorzio non ha scopo di lucro e raggruppa i produttori di materie
plastiche e di imballaggi in plastica. Il Consorzio ha come obiettivo quello di adempiere in forma
collettiva agli obblighi previsti dal Dlgs 22/97 e quindi avviare a riciclo e recupero gli imballaggi
raccolti dalle Amministrazioni Comunali su indicazione del CONAI.
Ha il compito di organizzare su superfici private la raccolta, il recupero e il riciclo di imballaggi
secondari e terziari.
Scopo del Consorzio è anche quello di predisporre:
. il Programma Specifico di Prevenzione
. la relazione annuale sulla gestione dello stesso
. la richiesta di modifiche legislative per favorire il
raggiungimento degli obiettivi.


Cracking
Processo industriale di trattamento di frazioni
petrolifere per ottenerne i derivati. Dall’inglese “to
crack”. Termine tecnico che indica la rottura delle
catene lunghe delle molecole degli idrocarburi, da
cui si ottengono prodotti utilizzati per la produzione
di polimeri quali etilene e propilene.