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Il Glossario della decorazione



Cottura mediante forno:


Diversi sono i gradi di cottura a seconda del tipo di vetro o degli smalti, dell’oro, platino, argento, ecc. impiegati nonché per l’effetto finale che si vuole ottenere. Molto importante, in questo caso, l’esperienza del decoratore.


Oro graffito:


Tecnica di disegno mediante una punta di rame su foglia d’oro 24k stesa sull’oggetto. Fissata allo stesso con una mano di “fondente”, una pasta vetrosa miscelata con un’essenza grassa, creando a lavoro ultimato un corpo unico attraverso la cottura. Questa tecnica non ammette sbagli nell’esecuzione.


Oro liquido (a pennello):


Oro sciolto in sostanza chimica. Si usa liberamente a pennello, per creare svariate decorazioni abbinandolo talvolta, a seconda dei casi, con gli smalti.


Smalti a freddo:


Decorazione eseguita con colori ad olio o altri smalti senza essere sottoposta a nuova cottura e protetti da uno strato di vernice finale.


Smalti fusibili:


Smalti ottenuti da polvere di vetro e ossidi. Caratteristica principale è la ricottura in forno “ mufoea” che permette alla decorazione eseguita di fondersi e fissarsi in modo definitivo.


Smalti a pennino:


Un’altra tecnica particolare, che come l’oro graffito non ammette sbagli di esecuzione. Lo smalto fusibile, opportunamente trattato, viene usato con un pennino.


Vetro calcedonio:


Pasta vitrea con l’aggiunta di vari composti metallici, imita le pietre preziose.


Vetro filigrana:


Vetro formato di canne, solitamente incolore, nel quale fili bianchi o colorati formano svariate decorazioni.


Vetro ghiaccio:


Vetro dalla superficie rugosa.


Vetro lattimo:


Opaco, bianco che imita la porcellana. Ottenuto con piombo e stagno calcinati assieme.


Vetro murrino:


Viene ottenuto da sezioni di canne policrome.


Vetro al potassio:


Vetro nel quale si usa il potassio come fondente. Duro e adatto all’incisione.


Vetro alla soda:


Sono i vetri più antichi. La soda veniva usata come fondente.