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Il cotto



Il cotto è un materiale antico, da sempre usato per pavimentazioni esterne ed interne. E’ costituito da una miscela di argille essiccate e ridotte in polvere, poi impastate e cotte a temperatura di ca. 1100°. Il colore va dal rossiccio al giallo paglierino, con punte di ocra e perfino di grigio.

Cotto Antiqua: cotto fatto a mano La produzione delle piastrelle in cotto può essere artigianale , con ogni singolo pezzo lavorato a mano, o industriale , con i pezzi lavorati meccanicamente ma sempre su stampo singolo.

Il cotto può definirsi “naturale” se nell’impasto di argille non viene usato caolino . In questo caso la mattonella viene cotta a legna e non a gas, per due settimane. La superficie, più lucida e meno opaca, viene trattata con cere a base di olii che la rendono impermeabile. La cottura a legno non provoca alcuna vetrificazione, che di solito impedisce alla cera di legarsi alla mattonella e necessita per questo dell’utilizzo di un particolare impregnante che la rende appunto più opaca.
Il cotto realizzato con questa tecnica ha una durezza simile a quella del granito: se cade una tazza sul pavimento si rompe questa e non la mattonella.

Industrie cotto Possagno: scala rivestita in cotto Il cotto estruso è prodotto industrialmente in pezzi doppi che vengono tagliati in cantiere e che, per tale spaccatura, presentano una scanalatura sul retro.
Il cotto arrotato rustico è sottoposto, dopo l’essiccamento e prima della cottura, ad un trattamento a crudo che serve per rendere la superficie più ruvida e volutamente irregolare.
Il cotto levigato , invece, viene lavorato dopo la cottura con speciali mole che ne rendono la superficie liscia e levigata.
Si definisce infine frantumato il cotto in cui vengono impastati con le argille resine e quarzi per realizzare grandi lastre per pavimenti.

Il cotto è un materiale a struttura porosa che favorisce l’assorbimento di sporco e polvere. Per questo motivo viene sottoposto preventivamente a trattamenti impermeabilizzanti e protettivi , come vetrificazione e smaltatura , che limitano l’assorbimento, oppure trattato con speciali cere protettive.

Cotto Cusimano: Prestige La pulizia del cotto pretrattato va effettuata con detergenti neutri passati con una spugna umida. Nel cotto non trattato, invece, lo sporco penetra in profondità. La pulizia va affrontata con appositi solventi e va poi passato uno strato di cera liquida diluita in acqua calda.
Quando il pavimento è molto rovinato, bisogna rimuovere con uno specifico solvente il vecchio strato di cera, e poi passare prima uno strato di cera in pasta e poi uno strato di quella liquida.
Non bisogna mai usare prodottia base di alcool, ammoniaca o candeggina o strumenti meccanici che effettuano la pulizia a vapore.

Esistono alcuni materiali ceramici , sempre a base di argille, che possono assumere una colorazione e quindi un aspetto simile al cotto ma che, essendo meno porosi, non richiedono trattamenti preventivi e sono di più semplice pulizia.

Alfalux: Vertigo, collezione ceramica ad effetto cotto Il grès porcellanato è composto da una miscela di argille e quarzo essiccata, cotta e vetrificata. Il colore è a tutto spessore e il materiale non è molto poroso. Per la pulizia si usano acqua e detergenti neutri o alcalini, mai acidi. Per il grès levigato , la cui superficie è più liscia vanno usati prodotti che siano anche antigraffio .

La ceramica monocottura viene sottoposta ad una sola cottura con tutto il supporto. Può avere superficie liscia o ruvida, con screpolature nello smalto che servono a dare un aspetto rustico. In questo caso, soprattutto se le piastrelle sono usate in esterno, va impiegato un trattamento impermeabile. Per la pulizia si usano acqua e detergenti per ceramica.

Un altro materiale con cui si ottiene lo stesso effetto del cotto è la maiolica . E’ un impasto di argilla con ossido di ferro e sabbia, cotto due volte, ed assume il tipico color biscotto già prima di essere smaltato.
Per la pulizia basta usare detergenti per superfici lucide, mai ricorrere a prodotti abrasivi che potrebbero lasciare graffi.


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