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MODELLO DI PSICOTERAPIA STRATEGICA EVOLUTA
il Modello Strategico evoluto trova i suoi riferimenti nell'opera di Milton Erickson e nella feconda tradizione della Scuola di Palo Alto (Gregory Bateson, Don Jackson, Paul Watzlawick, John Weakland ). La formulazione del modello strategico di psicoterapia breve attraverso studi e ricerche, mise a punto i primi protocolli di trattamento. Con l’evolzione oltre alla TECNICA si pone attenzione anche sulla RELAZIONE e sull’uso del LINGUAGGIO. In poche sedute, in questo modo, lavorando in modo focalizzato e attraverso la ricerca-intervento sono state compiute interessanti scoperte e chiariti alcuni disturbi. Si risolvono in tempi brevi e definitivamente situazioni problematiche come i problemi relazionali (problemi di coppia, problemi di comunicazione, problemi familiari, problemi di gestione dei figli, ecc…), si curano invalidanti disturbi come: fobie, attacchi di panico, pensieri ossessivi (dubbi ossessivi o di dubbio patologico, idee fisse o ossessive: paranoie) ossessioni compulsive, disordini e disturbi alimentari (anoressia, bulimia, vomiting, benge eating), alcune forme di dipendenza (da sostanze, dal gioco, da internet, ecc…), problemi relazionali e familiari… . L’attuale psicoterapia strategica evoluta mosse i suoi primi passi negli anni '70 quando il gruppo del Mental Research Institute di Palo Alto presentò alla comunità dei terapeuti i risultati del progetto " Brief Therapy Center". Oggi offre queste numerose possibilità terapeutiche , grazie alla tenacia, alla creatività e all’impegno del prof. Giorgio Nardone e dei suoi collaboratori, con il loro lavoro hanno donato un nuovo volto non solo al mondo della psicoterapi a ma al mondo della psicologia tutta.