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GLUCANI



ß-D-Glucani


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I Funghi Medicinali svolgono attivita` adattogena o di Modificazione della Risposta Biologica (BRM). Questo avviene grazie al contenuto di ß-glucani che compongono la parete cellulare dei funghi .


I ß-glucani sono polimeri lineari costituiti da unita` monomeriche di glucosio unite da legame ß-(1-3) e da ramificazioni ß-(1-6), aventi dimensioni variabili e che sono in grado di modulare l’attivita` del sistema immunitario[1][2].

I numerosi studi e ettuati hanno dimostrato che la loro attivita` sembra dipendere dalla dimensione e dalla complessita` strutturale: la prerogativa principale affinche´ vi sia una funzionalita` a livello siologico e` la conformazione dello scheletro polisaccaridico, ma soprattutto dalla tripla elica con avvolgimento destrorso (e sostituenti idro lici localizzati sulla superficie esterna della stessa).

E` stata dimostrata la loro capacita` di modulare la risposta immunitaria non-specifica[3], stimolare la fagocitosi e la produzione di citochine specifiche[4][5].

L’azione protettiva dei ß-glucani e` dovuta alla loro capacita` di modulare la risposta immunitaria non-specifica, coinvolgendo diversi percorsi del sistema immunitario. D’altra parte, l’immunomodulazione specifica dei ß-glucani puo` attivare attraverso la via classica o alternativa il sistema del complemento, stimolare le cellule T e aumentare la produzione di anticorpi[6][7].

Questi percorsi includono l’attivazione dei macrofagi, la stimolazione del sistema reticoloendoteliale e l’attivazione delle cellule Natural Killer. I macrofagi sono il bersaglio principale per i ß-glucani che attivano queste cellule aumentandone dimensione e numero, stimolando la secrezione del fattore di necrosi tumorale (tNF) e aumentandone la fagocitosi degli antigeni. La stimolazione dei macrofagi avviene tramite il legame del ß-glucano con il recettore Toll-Like 2 (TRL2) e stimolazione della produzione di TNF-a per il percorso del Fattore Nucleare -kß (NF-kß)[6][7][10][11].
L’azione immunostimolante dei ß-glucani puo` anche essere associata alla loro capacita` di attivare i leucociti[8].

Il "Farmaco" più intelligente

Una risposta equilibrata del sistema immunitario è di fondamentale importanza per la prevenzione e la gestione di tutte le patologie.


Le cause di squilibri immunitari possono essere molteplici e di diversa natura e si verificano in seguito a: infiammazioni che con l’avanzare dell’età aumentano e cronicizzano, a trattamenti farmacologici, terapie chemioterapiche, antibiotiche, a uno stile di vita non corretto (mal nutrizione, fumo, alcool, mancata attività fisica, stress, ritmi frenetici della vita quotidiana), oppure a carenze vitaminiche e mineraliche dovute a una dieta poco differenziata e povera di nutrienti.



STUDI SUI ß-GLUCANI
L’interesse nei confronti dei ß-glucani come integratore è nato nel 1940, quando alcuni ricercatori estrassero dalle pareti cellulari del lievito una sostanza chiamata Zymosan. Essi capirono che tale sostanza era in grado di attivare il sistema immunitario, pur non sapendo come o perché. Nel 1960 Nicholas Di Luzio dell’università di Tulane riuscì a isolare un 1-3 ß-glucano, componente attivo dello Zymosan. Di Luzio scrisse: “l’ampio spettro di attività immunofarmacologiche del glucano include non solo le azioni antiinfettive nei confronti di batteri, funghi, virus e parassiti, ma anche l’inibizione della crescita tumorale”


Nel 1980 il Dr. Joyce Czop dell’Università di Harvard svelò il mistero di come i ß-glucani stimolano l’immunità. Ella osservò un 1-3 -ß-glucano attaccarsi sulla superficie di un macrofago e capì che era proprio questo legame a stimolare l’attività del macrofago. Scrisse: “i ß-glucani sono agenti farmacologici che aumentano rapidamente la resistenza dell’ospite a insulti biologici attraverso meccanismi che coinvolgono l’attivazione macrofagica”.


Uno dei primi esperimenti clinici con i ß-glucani fu effettuato nel 1975, quando il Dr. Peter Mansell del National Cancer Institute provò a vedere se i ß-glucani potessero coadiuvare il trattamento del melanoma maligno, una pericolosa forma di cancro della pelle- Il Dr. Mansell iniettò ß-glucani direttamente nei noduli cancerosi in nove pazienti. Egli osservò che le lesioni cancerose erano “drasticamente ridotte nel breve lasso di 5 giorni” e che in alcuni casi “la risoluzione era completa”


Uno dei primi studi a larga scala sui ß-glucani fu curiosamente condotto nei pesci. Nel 1980 un’industria Norvegese di allevamento di salmoni fu danneggiata enormemente dalla perdita di buona parte dei salmoni a causa di un’infezione nei pesci. Ai salmoni furono somministrati antibiotici, ma i batteri produssero rapidamente ceppi resistenti e gli antibiotici divennero inefficaci. Il Dr. Jan Raa dell’Università della Norvegia decise di tentare una nuova tecnica: introdusse ß-glucani nel cibo dei pesci e rapidamente l’infezione scomparve.


Negli ultimi due decenni il numero di studi scientifici sui ß-glucani è cresciuto enormemente.


Di seguito sono riportati alcuni studi rappresentativi sugli effetti di immunostimolazione dei ß-glucani:


  • in uno studio controllato a doppio cieco contro placebo condotto dal Dr. William Browder dell’università di Tulane, 21 pazienti sottoposti a chirurgia gastrointestinale ad alto rischio sono stati trattati con ß-glucani per via ndovenosa ogni giorno per una settimana. Il Dr. Browder e i suoi colleghi volevano valutare se i ß-glucani potessero stimolare il sistema immunitario e ridurre le infezioni post-chirurgiche. Solo il 9% dei pazienti trattati con ß-glucani ebbero infezioni rispetto al 49% dei non trattati. Ciò che era più importante era che la mortalità nei trattati era nulla rispetto al 29% del tasso di mortalità dei non trattati.


  • I ricercatori della facoltà di Medicina dell’università di Tulane iniettarono i ß-glucani a livello di ulcere maligne nel petto di donne mastectomizzate e trattate con radioterapia per carcinoma mammario. Le ulcere guarirono rapidamente.


  • In uno studio condotto presso l’università di Zhejiang a hangzho in Cina, un concentrato di ß-glucani estratto dal fungo Maitake fu somministrato a pazienti affetti da carcinoma polmonare che erano stati sottoposti a chemioterapia. I pazienti che ricevettero concentrato insieme alla chemioterapia sopravvissero per un periodo più lungo rispetto a chi ricevette solo la chemioterapia.


  • Per testare l’effetto dei ß-glucani sulle infezioni fungine, ricercatori presso l’università Statale di Sào Paulo in Brasile somministrarono farmaci antifungini a 2 gruppi, uno dei quali riceveva anche glucani per via endovenosa per un mese e di seguito una somministrazione al mese per 11 mesi. Alla fine dell’anno il gruppo trattato anche con ß-glucani non ebbe alcuna recidiva, mentre nel grupp non trattato 5 su 8 pazienti ebbero recidive, I pazienti trattati co ß-glucani avevano anche una carica inferiore di infezione fungine nel sangue.


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