Sei in: Glossario

BIODINAMICI



Cosa s’intende per prodotto biodinamico

Con questo termine si intende la proprietà di alcune molecole di rendersi disponibili alle nostre cellule rifornendole dell’energia necessaria, che può essere utilizzata seguendo esclusivamente un ordine biochimico spontaneo e .naturale


I prodotti di Citozeatec, riprendono una parte importante della biologia molecolare e della biochimica quantistica, che hanno permesso di proporre rimedi naturali rispettando la fisiologia della cellula umana. Sono presenti una serie di nutrienti specifici: vitamine, glucidi di base, aminoacidi, patrimonio biochimico di molecole di DNA, che insieme al complesso enzimatico si dirigono verso quelli che possiamo definire i “siti cardine” delle cellule in emergenza, rifornendoli di energia ed informazioni utili apportate da selezionati micronutrienti. Nasce da queste premesse una nuova Disciplina: l’Enzimologia Biodinamica Clinica.


Integratori biodinamici enzimatici


Il moto perpetuo degli enzimi: la visione biodinamica


Antichi sogni alchemici e secoli di tentativi di produrre una macchina che produca energia in contraddizione con i princìpi della Termodinamica si sciolgono come neve al sole davanti all’evidenza della Vita, dove lo stato “metastabile” dei costituenti cellulari è condizione essenziale per il mantenimento della vita stessa. Il “moto perpetuo” esiste già in natura, ed è sostenuto dagli enzimi, gli infaticabili “operai” che catalizzano tutte le reazioni biologiche dei viventi.


Ciò nonostante esiste un vuoto nelle conoscenze e una profonda lacuna nell’insegnamento, tali che l’attenzione medica agli enzimi è stata pressoché unicamente rivolta all’aspetto diagnostico (enzimi epatici, ad esempio, il cui innalzamento ha significato patognomonico) mentre ben diverso sarà l’atteggiamento dopo i successi clinici che la Terapia Complementare Enzimatica, fondata sui princìpi della Enzimologia biodinamica, sta evidenziando in progressione esponenziale.


Gli enzimi sono macromolecole proteiche in cui la struttura conformazionale è depositaria di “memorie”, interattive con i substrati specifici, gli Enzimologi “classici” consideravano il sito attivo dell’ enzima come una struttura rigida e l’adattamento di un substrato nel sito attivo più o meno come quello di una chiave nella serratura (analogia suggerita per la prima volta nel 1894 dal biochimico tedesco Emil Fischer).


Questo modello a “ chiave e serratura ”, rendeva conto della specificità enzimatica ma non contribuiva a comprendere la vera natura dell’evento catalitico. Una visione più utile dell’ interazione enzima–substrato deriva dal modello dell’adattamento indotto (moto perpetuo enzimatico o biodinamico). Questo modello presuppone che il legame iniziale della molecola di substrato al sito attivo distorca sia l’enzima che il substrato, stabilizzando la molecola di quest’ultimo nel suo stato di transizione e rendendo in tal modo il legame più suscettibile all’attacco catalitico.


La distorsione dell’ enzima implica un cambiamento conformazionale della molecola di enzima e pertanto della stessa configurazione del sito attivo. Questo cambiamento posiziona gli opportuni gruppi chimici della macromolecola enzimatica in modo ottimale per la reazione catalitica in cui sono coinvolti, aumentando la probabilità della reazione.


In modo più specifico, il cambiamento conformazionale, porta nel sito attivo le catene laterali degli amminoacidi che sono essenziali per il processo catalitico ma che non si trovano nelle immediate vicinanze del sito attivo nella conformazione non indotta: nel caso della carbossipeptidasi A, per esempio, il legame del substrato porta tre residui amminoacidici critici, una arginina, un glutammato e una tirosina, nel sito attivo. La dimostrazione che questi cambiamenti conformazionali avvengono dopo il legame del substrato è venuta da studi di diffrazione ai raggi x (Vittorio Luzzati, cristallografo esperto di raggi X, Rosalind Elsie Franklin, Linus Pauling ) su proteine cristallizzate.


La cristallografia ai raggi x viene utilizzata per determinare la forma di una molecola di enzima con e senza substrato legato al sito attivo. Gli enzimi quindi, in condizioni favorevoli, possono elaborare i substrati per le cellule (specie-specifici) in moto perpetuo e sequenziale: da qui la grande svolta della Enzimologia biodinamica.


In un momento storico in cui la scienza è focalizzata sulle scienze “-omiche” (genomica, trascrittomica, proteomica, lipidomica, etc.), i modulatori fisiologici biodinamici valorizzano il ruolo metabolico centrale degli enzimi, i veri operai dal cui incessante lavoro dipende il benessere di tutte le cellule, e che, se funzionano in modo anomalo, innescano processi reattivi o degenerativi in grado di compromettere la qualità e/o la durata della vita di qualsiasi organismo.


Gli integratori biodinamici come Citozym , oltrepassano il concetto, insito negli antiossidanti tradizionali, di antagonisti dei radicali liberi, inserendosi nel solco fecondo dei modulatori fisiologici del metabolismo redox, dalla cui attività integrata dipendono tutte le risposte adattative (anabolismo, catabolismo, difesa, flusso ordinato dell’informazione), indispensabili per la sopravvivenza delle cellule alle mutevoli condizioni ambientali, interne ed esterne (omeostasi); essi non sono omologabili ai comuni antiossidanti, in quanto la loro azione non è di contrasto verso i radicali liberi e verso le altre specie reattive, ma è un’azione on demand, cioè di modulazione e regolazione, in modo fisiologico, stimolando o inibendo la loro produzione a seconda delle necessità metaboliche dell’organismo.­­


PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONTATTACI:
ERBORISTERIA ARCOBALENO
Tel. 3200469843 / 0445-524576
info@erboristeriarcobaleno.com


Link: //www.erboristeriarcobaleno.it/integratori-biodinamici/



Immagini