Il mondo occidentale sta attraversando un periodo difficile dal punto di vista economico e sociale, in cui determinati valori quali crescita e sviluppo (e quindi benessere sociale) sono messi in discussione. Tra i problemi principali c’è quello dell’occupazione, prerogativa per poter contare su una buona qualità di vita.

La realtà descritta dai media quotidianamente viene vissuta con preoccupazione da molte persone, sperimentando anche sentimenti ed emozioni che possono far emergere situazioni di disagio e sofferenza, soprattutto legate alle scarse prospettive lavorative, mancanza di stabilità economica, impossibilità di pianificare il futuro. Sappiamo infatti che in un contesto simile è facile rilevare l’aumento di problemi psicologici nella popolazione, così come l’aumento di disturbi del comportamento anche associati all’abuso di sostanze, creando così un circolo vizioso in cui alle sofferenze e alle difficoltà se ne aggiungono altre.

Cosa possiamo fare per affrontare e superare la “nostra” crisi? Quali strumenti possiamo utilizzare per gestire le nostre difficoltà e mantenere così un ruolo attivo all’interno della società per superare questo momento nebbioso? Cosa può permettere di andare avanti e recuperare il benessere psicologico ad una persona che si trova in una situazione di difficoltà, con scarse prospettive per il futuro?

La risposta ci arriva dalla positive psychology, che ci offre un punto di vista sul quale mettere a punto una strategia di intervento che ha lo scopo di dare alle persone quegli strumenti per poter superare le proprie difficoltà e mantenere il maggior grado possibile di benessere psico-fisico.

Per maggiori informazioni:

//www.fondazionefranceschi.org/positive_psychology.html

//www.stambulvezzani.it/crisi-economica-e-disagio-personale.html