È un progetto di formazione al personale infermieristico sulla gestione della relazione con il paziente dializzato.

L’insufficienza renale cronica e la conseguente emodialisi producono gravi e significative ripercussioni psicologiche sul malato, che lo coinvolgono sia su un piano emotivo, sia su un piano relazionale con i curanti.

Risulta quindi indispensabile una formazione adeguata al personale per la gestione di quelle relazioni problematiche che causano nel tempo fenomeni di burn out, sovraffaticamento e stress nei curanti stessi.

Le normative nazionali dispongono che gli infermieri professionali devono possedere “una formazione professionale avanzata per intervenire con elevate competenze nei processi assistenziali, gestionali, formativi e di ricerca (…e) sono in grado di esprimere competenze avanzate di tipo assistenziale, organizzativo, gestionale, di ricerca in risposta ai problemi prioritari di salute della popolazione e ai problemi di qualità dei servizi”. Queste competenze sono in linea con l’evoluzione di quel processo di professionalizzazione che è stato più volte sostenuto da un’offerta formativa diversificata e coerente con la crescita del ruolo e delle funzioni infermieristiche.

Si richiede ai professionisti sanitari una specifica diligenza, superiore a quella media, e questa diligenza deve comportare il rispetto di “tutte quelle regole ed accorgimenti che nel loro insieme costituiscono le conoscenze della professione”. Per il professionista infermiere la normativa impone l’obbligo di informarsi, e cioè di curare in via permanente la propria preparazione

La formazione psicologica viene utilizzata come strumento per promuovere un cambiamento nel modo di osservare e percepire la situazione e nel modo di relazionarsi al malato da parte del personale.

La modificazione della modalità di relazione ha una forte valenza terapeutica e può produrre risultati non solo in termini psicosociali (quali cambiamento di clima nel reparto e maggiore fiducia e collaborazione tra il personale), ma anche in termini strettamente sanitari con una fruizione più serena ed efficace del servizio e la possibilità di vivere in modo più adeguato e meno angosciato la propria malattia.