A cura di Filli Cusenza

Da molto tempo nel campo dell’arte la luce è un elemento fondamentale per la rappresentazione artistica, ma nelle varie epoche gli artisti hanno avuto atteggiamenti differenti rispetto ad essa. Ad esempio, nel periodo del Medioevo, la luce assume una valenza del tutto simbolica poiché essa rappresentava la presenza di Dio. Con Masaccio e Piero Della Francesca nel ‘400 l’ombra creata dalla luce diviene elemento essenziale per la rappresentazione del corpo umano.

Ma è nel periodo dell’Umanesimo che la luce diviene parte fondamentale dell’opera e del linguaggio simbolico poiché è a questo punto che si dissociano i fenomeni naturali da quelli religiosi.

Gli artisti iniziano a scegliere i loro soggetti prendendoli dal quotidiano, dopo averli fedelmente studiati nel loro ambiente naturale e quindi prendendo come elemento fondamentale la luce naturale. Si deve però arrivare a Leonardo Da Vinci per uno studio prettamente scientifico della luce, per conoscerne la sua composizione e quindi gli effetti visivi, quindi con la prospettiva nel Rinascimento i soggetti dipinti divengono realistici. Nel settecento la luce diviene il simbolo in assoluto del progresso sociale e scientifico, mentre nell’800 Delacroix tratta la luce come un corpo formato da colori differenti a confronto con il Rinascimento dove la luce era data dal colore bianco.

Ma i veri maestri della luce furono gli impressionisti, che hanno riportato sulla tela le impressioni visive colte dall’occhio con il variare delle condizioni luminose determinate da orari, stagioni in una pittura fatta “all’aria aperta”. Con l’avvento della corrente elettrica il Futurismo e i Raggisti russi fanno della luce artificiale l’essenza della modernità. Ed è proprio la modernità e il designer che la luce passa attraverso il quadro per materializzarsi in forme tridimensionali, dall’Art Nouveau con forme prettamente floreali e naturalistiche di lampade per interni e lampioni per la luce esterna, ad infiniti progetti di luce realizzati dai maggiori architetti e designer dall’900 sino ai nostri giorni.

In questo progetto di mostra Lux. Storie di luce propongo una serie di lampade dal designer particolare, dove la ricerca del materiale è talvolta preponderante, alla ricerca per la propagazione della luce. Dove l’assemblaggio è sicuramente più legato all’opera d’arte intesa come pezzo unico che come modello di designer vero e proprio, quindi studiato per essere moltiplicato in vari esemplari.

Di questo progetto fa parte anche la pittura, la fotografia e la scrittura come elemento fondamentale per trattare questo vasto tema.