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Enrico baj (1924-2003) - portraits
23/09/2010ARTISTA : ENRICO BAJ
(1924 – 2003)
TITOLO DELLA MOSTRA : PORTRAITS
PERIODO : 03 OTTOBRE – 07 NOVEMBRE
SEDE ESPOSITIVA : L’IMMAGINE - Cesena Galleria d’Arte Contemporanea Piazza Aguselli, 42 - Tel e fax. 0547.612981
VERNICE DOMENICA 3 OTTOBRE – ORE 18.00
ORAR I: 10 – 13 e 16 – 19.30 chiuso lunedì e martedì
aperto ogni domenica
La Mostra : l’apertura della nuova stagione artistica della Galleria L’IMMAGINE di Cesena è affidata anche quest’anno ad uno dei Grandi Maestri del ‘900 italiano , Enrico Baj.
Baj ha partecipato in primo piano alle avanguardie degli anni Cinquanta, fondando il movimento nucleare nel 1951 che fu grandemente innovativo e aperto a instaurare contatti con artisti e intellettuali europei. Accanto infatti a Lucio Fontana, Piero Manzoni, Sergio Dangelo, Joe Colombo, Lucio Del Pezzo, Baj ebbe stretti rapporti e scambi con Max Ernst, Marcel Duchamp, Yves Klein, E.L.T. Mesens, Asger Jorn e altri artisti del gruppo Cobra, con il nouveau réalisme, il surrealismo e la patafisica.
L ’esposizione allestita nel salotto superiore della Galleria cesenate, Portraits, presenta una selezione di “ritratti”, non intesi nel senso tradizionale del termine, ma come raffigurazioni della storia e della società dagli anni ’60 al 2000. Accanto ai personaggi decorati e alle dame degli Sessanta, altre opere appartenenti al ciclo delle “maschere tribali” (rappresentazioni di una società consumistica che vuole mostrarsi con un look istintuale e selvaggio riciclando gli oggetti del consumo quotidiano) degli anni Novanta e dei “Guermantes” 1999-2000, piccoli ritratti ispirati ai personaggi del romanzo di Proust, ai loro nomi altisonanti e a quel mondo raffinato, decadente e spesso grottesco.
L’opera di Enrico Baj si articola in vari periodi che hanno in comune l’ironia dissacratoria e il continuo rinnovarsi dell’espressività. Da un lato gli “specchi”, i “mobili”, i “meccani”, le “dame”, le “modificazioni”, i “d’après” (omaggi e insieme rifacimenti parodistici di Picasso, Seurat e altri) in cui prevale l’aspetto ludico e il piacere di fare pittura con ogni sorta di materiali, decorazioni, passamaneria, oggetti a cui il collage fornisce molteplici varianti e possibilità. Dall’altro, a partire dalle figurazioni nucleari degli anni Cinquanta, che testimoniano le paure seguite a Hiroshima e proiettate nel futuro, si manifesta un forte impegno civile contro ogni tipo di aggressività, che attraverso i “generali” e le “parate militari” degli anni Sessanta approda negli anni Settanta a tre grandi opere, I funerali dell’anarchico Pinelli (1972), Nixon Parade (1974), suggerito dall’impeachment del presidente americano, e l’ Apocalisse (1978-1979).
Data Fine: 24/09/2010
Frequenza evento: