Eventi
Abbiamo rapito william shakespeare
19/01/2023Il rapimento di William Shakespeare… in casa.
Perché rapire il più famoso drammaturgo mai esistito? “Per soddisfare il bisogno di raccontare le storie shakesperiane con parole nuove” con queste parole il Teatro Satiro Off ha posto come centro delle opere di Shakespeare la Casa fondata in suo onore. La quarta rassegna teatrale di Casa Shakespeare parte il 19 gennaio e continuerà fino al 20 aprile in occasione della Shakespeare Week . L’evento è strutturato da spettacoli organizzati in italiano e dialoghi fatti in lingua inglese.
Il Titolo scelto ormai da qualche anno è “Abbiamo rapito William Shakespeare” , a sottolineare non un’esclusività – ci mancherebbe! – ma un possesso condiviso di alcuni testi del grande Bardo, a partire da quelli dedicati alla nostra Regione e allo specifico cittadino, con la più grande tragedia di amore e sangue che è Romeo e Giulietta ; ma il rapimento consiste soprattutto nella sottrazione di quelle immagini ed idee che hanno reso immortali veramente molte delle opere di Shakespeare, e attorno alle quali, appunto, abbiamo avanzato negli anni delle ipotesi di scrittura nuova, che sono anche ipotesi di approfondimento, scavo e rimestamento delle trame.
Partiamo il 19 gennaio con “The Merchant of Venice” (in matinée per le scuole), in doppia lingua (inglese scespiriano ed italiano facilitante), all’interno del quale abbiamo chiaramente preso il punto di vista di Portia, che “legge” per il pubblico la vicenda che coinvolge i tre personaggi attorno ai quali ruota la trama principale, il principale meccanismo di azione, ossia Shylock, Antonio e Bassanio, e che vede lei stessa come perno di capovolgimento e risoluzione, con un occhio particolare rivolto al senso di un testo che parla dell’offensione specifica nei confronti del “popolo di Dio”, quello ebraico, l’evento più drammatico rispetto al quale si celebra ogni anno, con la Giornata della Memoria, il 27 gennaio.
In occasione di Verona in Love e della Festa di San Valentino , ritorneranno i nostri amanti, “Giulietta e Romeo” , il 14 febbraio al Teatro Camploy di Verona – trasferta cittadina per Casa Shakespeare – in un’edizione rinnovata e riscritta con alcuni elementi drammaturgicamente originali, per raccontare l’immortalità di una vicenda che Shakespeare raccolse dalle “testimonianze” autorali di Da Porto, Bandello e forse addirittura Gherardo Boldrieri. Anche in questo caso prevista la doppia lingua, fra sovrapposizioni di testo scespiriano e lingua italiana che esplica o richiama.
Torniamo a Casa con “La bisbetica domata” , in occasione delle celebrazioni per l’ 8 marzo , festa della donna, per raccontare ancora una volta attraverso punti di vista collaterali la vicenda di una ribelle (Caterina) domata, alla quale però nel finale della nostra versione vogliamo dare un riscatto, per fare in modo che venga ristabilita al centro di ogni interesse semplicemente umano, approfittando poi per tornare a parlare della Regione Veneto , Padova e Verona nello specifico.
Il risveglio di Primavera è affidato alla nostra versione in doppia lingua, adatta nelle matinée scolastiche soprattutto per i cicli inferiori (Primaria e Secondaria di primo grado), del Sogno di una notte di mezza estate , cioè “Midsummer Il Sogno del Teatro” , vissuto nella carne e nel racconto di tre attori, chiamati a “zippare” la vicenda soprattutto degli amanti e del bosco – secondo la morfologia di fiaba luogo di incantamenti, misteri e stravolgimenti di senso – in un mix che è celebrazione dell’arte del teatro, in particolar modo.
Infine, all’interno di un’ulteriore sezione di programma che da sempre caratterizza l’attività di Casa Shakespeare, cioè la Shake Week , che appunto cade ad Aprile in corrispondenza con il mese scespiriano, ecco il debutto , il 20 aprile sempre al Teatro Satiro Off, di “ Antonio e Cleopatra” , in una versione su cui faremo pendere un richiamo anche a un conflitto fra attori, gli attori che seppero immortalarli in celluloide nel secolo da poco passato, cioè Liz Taylor e Richard Burton, in una sorta di omaggio che, se vogliamo, è soprattutto un omaggio ad un’arte che rischia la minima sopravvivenza sulle piattaforme televisive.
Data Fine: 20/04/2023
Frequenza evento: mensile