Sei in: Risorse: Comunicati Stampa:

Comunicati Stampa

Integratori di somatomedina c (igf-1)

Negli ultimi tempi ho notato che la richiesta di dosaggio della Somatomedina C, meglio conosciuta come IGF-1, arrivava sempre più frequentemente da persone che praticano attività sportive ad elevata at tività muscolare (vedi Body Building).
Per cui sono arrivato alla conclusione (e un paio di queste persone me lo hanno confermato) che facessero uso di integratori a base di Somatomedina C o IGF-1 (Insuline-Like Growth Factor 1).
Mi sono un po’ documentato e ho notato che effettivamente l’uso di questi integratori è piuttosto diffuso per cui riporto quanto segue:
L’IGF-1 è un ormone proteico, con una struttura molecolare simile a quella dell'insulina, che riveste un ruolo importantissimo nei processi di crescita del bambino mantenendo i suoi effetti anabolici anche in età adulta.
Questa sostanza viene prodotta soprattutto a livello epatico, ma anche nelle cellule condrocitiche che regolano la sintesi di cartilagine e in altri tessuti su stimolazione del GH (ormone della crescita).
Con attività insulino simile, l’IGF-1 stimola la proliferazione e la differenziazione cellulare, soprattutto a livello muscolare e cartilagineo.
Inoltre in azione combinata con il GH (ormone della crescita) favorisce lo smaltimento del tessuto adiposo in eccesso e migliora la sintesi di DNA, RNA, collagene ed acido ialuronico.
Tali benefici effetti sono però correlati a dosaggi di IGF1 decisamente normali.
Già nel gennaio 1998 ricercatori della Harvard Medical School diffusero un importante studio che poneva in risalto l’evidenza che alti valori di IGF-1 potevano essere un potente fattore di rischio per il cancro alla prostata.
Studi successivi hanno dimostrato che infatti che l’IGF-1 è in grado di stimolare la crescita cellulare non soltanto di cellule normali ma anche di cellule cancerogene.
Un team internazionale di ricercatori ha riportato la prima evidenza epidemiologica del fatto che alte concentrazioni di IGF-1 sono implicate nell’aumento del rischio di cancro alla prostata con significative influenze su seno e colon.
Da studi statistici recenti si è visto inoltre che uomini con livelli di IGF-1 compresi tra 300 e 500 ng/ml hanno una possibilità 4 volte superiore di sviluppare un cancro alla prostata rispetto ad uomini con un livello di IGF-1 compreso tra 100 e 185 ng/ml.
Questa situazione diventa più significativa in uomini con più di 60 anni nei quali la probabilità diventa 8 volte maggiore.
E’ stato infine dimostrato che gli elevati valori di IGF-1 erano presenti parecchi anni prima della eventuale diagnosi di cancro alla prostata.
E' doveroso precisare che alcune indagini statistiche, commissionate da strutture probabilmente legate alla produzione di tali integratori, affermano che la sostanza in esame non sarebbe un fattore di rischio.
E' consigliabile comunque a persone che facciano uso di integratori di IGF-1, il dosaggio periodico di tale sostanza.
E’ importante notare che il comitato olimpico internazionale ha catalogato l’IGF-1 nella classe E delle sostanza proibite.

Presso la nostra struttura è possibile il dosaggio della Somatomedina C (IGF-1) effettuando un prelievo venoso.