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Prolattina e la triade delle atlete
La Triade delle Atlete (The Female Athlete Triad) è un termine formulato dall’ACSM (American College of Sports Medicine) che individua una sindrome, in significativa crescita, caratterizzata da tre sinto mi fondamentali: dieta disordinata con disponibilità energetica ridotta, amenorrea e osteoporosi.
In alcuni sport individuali dove è necessario un corpo snello e allo stesso tempo capace di alte prestazioni (atletica, ginnastica artistica, danza, nuoto) le atlete, quasi sempre molto giovani, ricorrono a diete drastiche per mantenere un peso ideale sottoponendosi allo stesso tempo ad allenamenti intensi ed estenuanti: dette condizioni protratte nel tempo portano spesso alla sindrome in esame.
E’ importante notare che è stata diagnosticata la stessa sindrome anche in donne, non atlete, che facevano intensa attività fisica con un’alimentazione inadeguata ad apporto calorico inferiore alla spesa energetica richiesta: spesso tale decisione era presa autonomamente senza consultare il medico o il nutrizionista.
E’ ancora da segnalare che diversi studi dimostrano che la causa della Triade non è lo sport ma il disequilibrio ormonale che si crea quando l’energia spesa per l’intensa attività fisica è superiore a quella introdotta con la dieta.
Molta cura si sta ponendo alla prevenzione della Triade dell’atleta femminile: infatti accanto agli “atteggiamenti alimentari sospetti” a cui parenti e assistenti sportivi devono porre attenzione, sono di valido aiuto il dosaggio della Prolattina insieme a quello del Cortisolo e dell’ ACTH : infatti è stato dimostrato che la Prolattina aumenta notevolmente in seguito ad esercizi fisici intensi e prolungati, per cui si è correlato il cosiddetto “superallenamento” alla presenza di alte concentrazioni di questo ormone incrociandolo anche con il dosaggio del Cortisolo e dell’ACTH noti come ormoni dello stress.
L'iperprolattinemia causa una riduzione del GnRH ipotalamico (vedi slide) a cui consegue una riduzione della secrezione ipofisaria del Follicolo-stimolante (FSH) e del Luteotropo (LH). La diminuzione di queste gonadotropine determina dapprima amenorrea poi ipogonadismo e infertilità a causa del ridotto apporto di estrogeni. Altro elemento è la manifestazione di osteoporosi precoce: già nel 1995 Halbreich rilevava una proporzionalità diretta tra l’incremento di Prolattina e la riduzione della densità ossea. Infatti è noto che l’iperprolattinemia legata alla carenza di estrogeni può provocare l’osteoporosi.
Preesso la nostra struttura è possibile il dosaggio della Prolattina, Cortisolo e ACTH effettuando un prelievo venoso. Orario Prelievi dal lunedì al sabato 7.45 - 9.30. Si consiglia un digiuno di 8-10 ore.