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Alterata glicemia a digiuno (ifg) - alterata tolleranza al glucosio (igt) - curva glicemica da carico orale di glucosio (ogtt)
L’American Diabetes Association ha stabilito che se il valore della glicemia a digiuno supera i 126 mg/dl si può parlare di Diabete. E’ importante notare che tale valore deve essere riscontrato su prelievo ematico effettuato dopo un periodo di digiuno di 8-12 ore e che, secondo alcuni diabetologi, detta situazione debba essere verificata più di una volta; è bene inoltre che il paziente, durante i 3-4 giorni precendenti la determinazione della glicemia tenga la dieta e le attività di sua consuetudine.
Mentre l’American Diabetes Association ha posto 100 mg/dl come border-line glicemico superiore, l’Organizzazione Mondiale della Sanità pone la soglia massima a 110 mg/dl; per cui con valori di glicemia a digiuno compresi fra 100 e 110 mg/dl si parla di IFG ( Impaired Fasting Glycaemia ) che noi chiamiamo ‘ alterata glicemia a digiuno ’. Insieme alla IFG abbiamo anche la IGT ( Impaired Glucose Tolerance ) che chiamiamo ‘ alterata tolleranza al glucosio ’.
Mentre per l’IFG è sufficiente una glicemia a digiuno secondo le regole sopra citate, per l’IGT è necessario la OGTT ( Oral glucose Tolerance Test ) nota come ‘ curva glicemica da carico orale di glucosio ’. Tale indagine consente al clinico di poter confermare la condizione di diabete di tipo 2 soprattutto quando taluni dati clinico-diagnostici sembrano non dare risposte sufficienti.
L’OGTT consiste nella somministrazione orale, a digiuno, di una soluzione acquosa contenente una certa quantità di glucosio a cui seguono piccoli prelievi di sangue, effettuati ad intervalli di tempo prestabiliti, sui quali viene dosato il glucosio. L’OGTT standard prevede, dopo aver determinato la glicemia a digiuno (glicemia base), la somministrazione di 75 gr. di glucosio in soluzione con 250 ml di acqua (in caso di bambini o soggetti con peso inferiore a 45 kg. la quantità sarà di 1.75 gr./kg corporeo): tale soluzione deve essere bevuta con una certa tranquillità entro un tempo di 1 - 5 minuti. I prelievi ematici vengono poi eseguiti a 30’, 60’, 90’, 120’; i tempi possono variare, a seconda delle necessità individuali rilevate dal clinico, da un solo prelievo dopo 2 ore dall’assunzione fino a prelievi seriati che possono arrivare anche a 180’.
Allo scopo di ottenere un dato diagnostico di buona valenza, taluni autori consigliano l’assunzione durante i tre giorni che precedono il test, di almeno 150 gr. di carboidrati/die e la non assunzione di farmaci che possono interferire con il metabolismo energetico: ovviamente le situazioni particolari sopra riportate sono concordate con il clinico che dovrebbe aver sentito anche il nutrizionista.
Tanto l’IFG che l’IGT rappresentano stati prediabetici e comportano insulino-resistenza per cui talvolta, in corso di OGTT, si associa anche la determinazione dell’Insulina (curva insulinemica da carico orale di glucosio) soprattutto quando il clinico sospetta rischi cardiovascolari.
Si riportano di seguito i valori di glicemia (mg/dl) nelle OGTT riferite ai diversi casi sopra riportati (OMS):
Normale – digiuno: inf. a 110; dopo 2 ore: inf. a 140
IFG – digiuno: 110-126; dopo 2 ore: inf. a 140
IGT – digiuno: inf. a 126; dopo 2 ore: 140-200
Diabete Mellito – digiuno: sup. a 126; dopo 2 ore: sup. a 200
E’ da segnalare che situazioni di ipertiroidismo, gastro ed enteropatie, sindrome da malassorbimento, patologie surrenaliche, acromegalia e altre condizioni di alterazione del metabolismo energetico possono interferire con l’OGTT.
Presso la nostra struttura è possibile l'esecuzione delle indagini di laboratorio per IFG, IGT e OGTT concordando tempo e modi con l'accettazione.