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Radicali liberi e antiossidanti
Un RADICALE LIBERO è una molecola o un atomo particolarmente reattivo poichè contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno. Per questo motivo sono altamente instabili e tendono all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica (vedi immagine).
Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata, finisce col danneggiare le strutture cellulari e il DNA. I radicali liberi più conosciuti sono quelli a contenuto d'ossigeno ROS (Reacting Oxygen Species).
Le ricerche degli ultimi 50 anni hanno mostrato che i radicali liberi sono la principale causa di invecchiamento cellulare e conseguentemente malattia.
La produzione di radicali liberi si verifica sia in seguito all’azione di fattori endogeni che esogeni ambientali:
-Fattori endogeni: metabolismo energetico e degli acidi grassi, fagocitosi.
-Fattori esogeni: droghe, fumo, alcol, radiazioni, attività fisica intensa, additivi e sostanze tossiche presenti negli alimenti o che si sviluppano durante la cottura.
Gli ANTIOSSIDANTI sono sostanze di origine endogena od esogena, enzimatica o non enzimatica, preposte alla difesa dai radicali liberi in quanto sono capaci di cedere a quest'ultimi gli elettroni necessari per inattivarli (vedi immagine).
I nutrienti antiossidanti si possono assumere con diversi cibi naturali senza bisogno di integratori e per fare il pieno di antiossidanti gli esperti consigliano di mangiare ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura fresca.
Per combattere la produzione di radicali liberi è bene limitare l'apporto calorico complessivo ed il consumo di grassi, sale, fritture, salumi e carni cotte alla griglia.
Gli antiossidanti di origine alimentare, sono principalmente: Acido Ascorbico (vit.C), Tocoferoli (vit.E), Carotenoidi e Flavonoidi.
A questi sono da aggiungere l’acido lipoico, i polifenoli, le antocianine, il glutatione, la clorofilla, il coenzima Q10, la melatonina e l’acido caffeico; tra i minerali ricordiamo il selenio, lo zinco e il rame.
Non sono da dimenticare gli acidi grassi insaturi (acido oleico) e polinsaturi (omega3 e omega6).
I radicali liberi possono essere determinati come “Capacità Ossidante” (stress ossidativo) usando test specifici.
Un campione di plasma viene messo, in miscela di reazione, a contatto con una ammina aromatica modificata su cui potranno agire i radicali liberi presenti nel plasma stesso, determinando un viraggio del colore della soluzione verso il rosa. L’intensità di colore verrà misurata fotometricamente e rapportata ad un numero (d-ROMs) espresso in U CARR (Unità Carratelli). Il test valuta soprattutto i radicali alcossili e idroperossili derivati dagli idroperossidi (R-OOH), che sono quelli a più alta capacità ossidante, presenti nel plasma.
Un soggetto sano presenta un d-ROMs compreso fra 250-300 U CARR e valori superiori a 300 sono indicativi di una condizione di stress ossidativo.
La capacità assorbente dei radicali liberi dell’ossigeno degli alimenti viene misurata con le unità ORAC (Oxigen Radicals Absorbance Capacity) messa a punto all’Università di Harvard – Boston USA).
Presso la nostra struttura è possibile misurare i d-ROMs effettuando un prelievo venoso.
Orario prelievi: 7.45 - 9.30. Si consiglia di osservare un periodo di digiuno di 8-10 ore.