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Epatite virale da hav

E’ dovuta all’infezione da HAV ( Hepatitis A Virus ), piccolo Picornavirus del genere Hepatovirus di forma sferica senza rivestimento ( envelope ) contenente un solo filamento di RNA (vedi immagine). Dopo un periodo di incubazione cha va dai 15 ai 45 giorni , la malattia si manifesta con febbre, malessere, nausea, dolori addominali e ittero accompagnati da aumento anche notevole delle transaminasi GOT ( AST ) e GPT ( ALT ) e della Bilirubina .

L’Epatite virale A ha generalmente un decorso benigno di 1-2 settimane con frequente presenza di forme asintomatiche ; a volte si possono presentare forme più gravi con decorso protratto.

Il virus rimane presente nelle feci da 2 settimane prima dell’esordio dei sintomi fino a 1 settimana dopo, mentre è presente nel sangue solo per pochi giorni.

La trasmissione avviene per via oro-fecale in maniera diretta , da soggetto infetto a soggetto recettivo e in maniera indiretta attraverso il consumo di acqua e cibi crudi o non cotti a sufficienza (soprattutto molluschi bivalvi) contaminati con materiale fecale contenente il virus: questo spiega la presenza di focolai in ambienti istituzionali come scuole e asili.

L’ infezione acuta è documentata in laboratorio dalla presenza , nel siero del paziente, di IgM anti-HAV (immunoglobuline di tipo M contro l’HAV). Questi anticorpi sono i primi ad essere prodotti e la loro presenza si negativizza alcuni mesi dopo l’infezione; insieme alle IgM compaiono anche le IgA anti-HAV che tendono anch’esse a scomparire nel tempo.

Il dosaggio delle anti-HAV IgM consente quindi di avere indicazioni circa l’età dell’infezione.

La scomparsa delle IgM e IgA è accompagnata dalla progressiva presenza nel siero del paziente stesso delle IgG anti-HAV che, quali anticorpi di memoria, ne indicano immunizzazione.

L’infezione da HAV permette così una buona risposta immunitaria . Infatti le IgG anti-HAV sembrano offrire ai soggetti interessati una immunità permanente contro le infezioni ricorrenti dello stesso virus.

Sono a disposizione in commercio alcuni vaccini , come Havrix o Epaxal, costituiti da HAV coltivati ed inattivati che consentono ai soggetti recettivi di acquisire un buon grado immunitario.

Il dosaggio degli anticorpi anti-HAV viene eseguito con tecniche immunochimiche o immunometriche basate sulla classica reazione antigene-anticorpo (vedi immagine).

Il siero del paziente, trattato opportunamente, viene messo a contatto con l’antigene HAV adeso a specifici substrati. Se presenti, gli anticorpi specifici reagiranno legandosi all’antigene HAV in esame e saranno dosati utilizzando delle anti-globuline umane marcate con sostanze traccianti diverse a seconda della tecnica e strumentazione usata. Nella immagine relativa è riportata la risposta anticorpale da infezione HAV.

Presso la nostra struttura è possibile l'identificazione dei marcatori dell'HAV effettuando un prelievo venoso. Orario prelievi: 7.45 - 9.30