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Mediazione civile: un nuovo approccio


Con il decreto del Fare, la mediazione civile torna prepotentemente alla ribalta, prende
nuovo vigore e si avvicina alle esigenze delle
parti, riconoscendo il ruolo dell'avvocato
.


Il governo ha raccolto i suggerimenti degli Organismi di Mediazione e dell'Avvocatura che chiedevano a gran voce di consentire alle parti un approccio più graduale alla procedura di mediazione ad un costo più accessibile.


In passato una volta aderito alla procedura di mediazione le parti dovevano corrispondere le indennità di mediazione per intero, anche nel caso in cui non c'erano i minimi presupposti per il raggiungimento di un accordo.


Il decreto del fare ha introdotto una mediazione nuova, basata ancor di più sulla volontà delle parti. L'incontro di programmazione, del nuovo art. 8 del D.Lgs. 28/10, consentirà alle parti di valutare liberamente l'opportunità di intentare una procedura di mediazione oppure chiudere l'incontro con un verbale negativo, corrispondendo una indennità minima.


Il nuovo modello di mediazione, favorisce le parti consentendogli un momento di riflessione insieme al mediatore, evitando che la mediazione diventi un passaggio inutile e costoso, rispondendo cosi anche alle critiche mosse dall'avvocatura che aveva definito la mediazione un inutile balzello pre processuale.