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Come scegliere il distruggidocumenti
Se sei alla ricerca di un distruggidocumenti ti sarai accorto della grande quantità di prodotti presenti sul mercato.
I modelli sono molto diversi tra loro per caratteristiche e prezzo ed è difficile orientarsi in un settore poco conosciuto.
Ecco alcune informazioni e consigli pratici che ti evitaranno di commettere uno sbaglio nella scelta del tuo distruggidocumenti.
Alla fine di questo articolo sarai in grado di riconoscere e di valutare le caratteristiche che più si addicono alle tue esigenze e alle tue necessità e di effettuare così l’ acquisto più adatto.
Le 3 domande che bisogna porsi sono:
1) CHI LO UTILIZZA?
ovvero, quante sono le persone che lo utilizzeranno? > carico lavoro
- 1/2 pax – uso casalingo/personale
- 20 pax – grandi uffici/reparti
2) TIPO DI TAGLIO?
Quanto è grande la parte tagliata? Questa cambia a seconda del tipo di taglio:
Striscia, Frammento o microframmento? > Livello di Sicurezza
La dimensione del taglio stabilisce il livello di sicurezza. Quindi + piccola è la parte tagliata maggiore sarà la sicurezza.
Striscia = minima sicurezza
Frammento = media sicurezza
Microframmento – max sicurezza
Perché è importante stabilire il livello di sicurezza?
Molti sono i dati personali o aziendali sensibili (contratti, atti, bilanci, dati del personale, listini, brevetti) da distruggere
3) CAPACITA’ DI TAGLIO
Quanti fogli sono distrutti per ogni passaggio? > velocità di distruzione
- 5/10 f – uso personale/piccolo uffici
- 12/20 fg – medio ufficio
- oltre 20 fg – grandi uffici/reparti
CARATTERISTICHE VARIE
Alcune caratteristiche che possono aumentare l’efficacia o la qualità del distruggidocumenti
La presenza di un cassetto che raccoglie grosse quantità di carta e le distrugge senza la presenza costante di una persona. > risparmio di tempo
- Carte di Credito/CD
I dati personali/aziendali si trovano anche su cd/dvd
- Silenziosità
Benessere in ufficio
- Autolubrificazione
Manutenzione automatica > evita di dimenticarsi di lubrificare il distruggidocumenti.
Grazie per l’attenzione
Bruno Mutti – www.targetsas.it