Comunicati Stampa
Tricolore diventa glamour
Alcuni dei più grandi stilisti italiani reinterpretano il tricolore in occasione del 150mo anniversario dell’unita d’Italia: la Camera nazionale della moda italiana (Cnmi) ha infatti organizzato una mostra, dal titolo “Espressioni di stile sul tema della bandiera italiana”, che raccoglie 24 opere ispirate al tricolore, ideate e cucite da alcuni tra i più importanti marchi della moda italiana come Missoni, Moschino, Alberta Ferretti, Roberto Cavalli, Ferragamo, Etro, Laura Biagiotti, Krizia, tra gli altri.
L’esposizione, allestita nell’ambito della mostra “Omaggio al tricolore”, sarà inaugurata mercoledì al Vittoriano dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e dal presidente della Cnmi, Mario Boselli. «La moda non è solo un fenomeno di costume», ha sostenuto Boselli, «ma è anche un fatto culturale e sociale, e le sinergie tra arte, cultura e moda sono sempre più attuali». «Per questo Cnmi», ha spiegato, «ha invitato gli stilisti italiani ad esplorare nuovi percorsi e a prendere ago e filo per vestire e interpretare la bandiera italiana secondo il proprio stile. Il risultato, tipico del prodotto made in Italy, si distingue per l’alta qualità della produzione, i materiali, il taglio, le finiture e la cura dei particolari, e rispecchia in tutto e per tutto quello che io chiamo il “bello ben fatto”».
Ventiquattro maison italiane, rappresentative del pret-a-porter alto, hanno risposto alla sfida e contribuito con la loro interpretazione del tricolore, dando un tocco glamour al simbolo della Repubblica, coniugando bianco, rosso e verde, creatività e tradizione, per creare una vera e propria opera d’arte.
Tra i nomi più noti, Alberta Ferretti, con lo chiffon a fasce sfrangiate, ha dato un effetto tridimensionale alla bandiera; Blumarine ha illuminato la sua bandiera di seta con nebulose di abbaglianti cristalli; Byblos ha scelto, invece, un cotone leggero con visual stampato su entrambi i lati. Costume National ha puntato sul minimal con raso bianco e piccole bande colorate termosaldate; Emilio Pucci, fedele al suo stile, ha optato per una bandiera in twill di seta stampata taitù.
Poi c’è Enrico Coveri e il suo ricamo di stelle preziose; Ermanno Scervino e la sua bandiera leggera e femminile, quasi un abito da indossare; il patchwork di Etro con citazioni cachemire sfumate su tre zone cromatiche e Francesco Scognamiglio che ha scelto la stella a cinque punte come simbolo del made in Italy. E ancora, è di ispirazione animalier la bandiera di Krizia, mentre Laura Biagiotti ha puntato tutto sul materiale e scelto la nobiltà del cachemire; Max Mara ha riprodotto un fazzoletto patriottico con emblema di San Marco; Missoni ha fatto sventolare la sua tradizione in maglia dalle sorprendenti mutazioni cromatiche.
Moschino ha aggiunto nuove suggestioni con le sue tre icone: la pace, la nuvola, il cuore; Roberto Cavalli ha messo nel tricolore la forza delle sue ironiche citazioni animalier, Salvatore Ferragamo ha intrecciato pelle laserata con pregiate fettucce tono su tono. Infine Trussardi ha sovrapposto pelle su pelle in un tricolore di impalpabile suede. La collezione è già stata presentata in versione ridotta in occasione di Milano Moda Donna 2004. Dopo il debutto, è stata richiesta da numerosi Istituti di cultura all’estero e Istituti per il commercio estero che l’hanno allestita in varie città del mondo. La collezione si arricchisce ogni anno di nuovi nomi e si impreziosisce con bandiere. La mostra “Espressioni di stile sul tema della Bandiera italiana” si può visitare da mercoledì al 6 gennaio nelle sale del Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate, al Vittoriano, in piazza dell’Ara Coeli, a Roma.