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Intervento del vice presidente andrea bottone al convegno del cesi
Comunicato Stampa
Il prof. Andrea Bottone, vicepresidente della nostra associazione, in qualità di docente di economia industriale e rappresentante dell’AESPI Lazio, il 15 dicembre 2011 nel convegno “per una nuova Repubblica della partecipazione e delle competenze” tenuto a Roma presso il CNEL, promosso dal CESI (Centro di studi politici e iniziative culturali) presieduto dal prof. Gaetano Rasi, ha sviluppato una relazione: “dalla ricerca al brevetto per lo sviluppo del paese”.
Il prof. Andrea Bottone, vicepresidente della nostra associazione, in qualità di docente di economia industriale e rappresentante dell’AESPI Lazio, il 15 dicembre 2011 nel convegno “per una nuova Repubblica della partecipazione e delle competenze” tenuto a Roma presso il CNEL, promosso dal CESI (Centro di studi politici e iniziative culturali) presieduto dal prof. Gaetano Rasi, ha sviluppato una delle più apprezzate relazioni della giornata di studi dal titolo: “ dalla ricerca al brevetto per lo sviluppo del paese ”. Nel suo articolato intervento ricco di dati e riferimenti sia nazionali che internazionali il prof. Bottone ha sottolineato come: “nella filiera “pensiero azione” la ricerca di oggi si concretizza con un brevetto che, applicato dalla produzione, genera valore aggiunto. Nel nostro paese coesistono modelli di grande eccellenza e centri di ricerca fantasma o improduttivi. Pur essendo il fanalino di coda nelle classifiche mondiali dell’innovazione riusciamo a salvarci nella ricerca , classificandoci al sesto posto come numero di pubblicazioni, ma siamo ottavi per numero di brevetti europei depositati pur figurando tra le 12 nazioni più industrializzate” . Ed ha concluso: “ più attenzione all’istruzione” e come ha dichiarato la Commissaria europea alla ricerca Maire Geoghegan-Quinn: “ più ricerca, più brevetti e meno burocrazia; pertanto per un nuovo sviluppo economico c’è bisogno di crescita e competitività per superare la crisi e stimolare l'occupazione. Con questi obiettivi l' Ue si prepara a varare un pacchetto di investimenti da 80 mld di euro in ricerca e innovazione destinati al programma Horizon 2020 . Il pacchetto di investimenti proposto dalla Commissione europea. Alla luce di questi dati, nel nostro paese, c’è bisogno di un forte impulso in direzione dello sviluppo economico perché la nostra economia esca dalle secche della stagnazione e il percorso non può non considerare una nuova filosofia politica che metta al centro la formazione (dalla prima infanzia all’università), la ricerca nel senso più ampio del termine, e i brevetti. Questo impulso deve essere supportato da una ampia assistenza al nostro sistema delle piccole imprese spronandole a costituire, attraverso defiscalizzazioni e contributi, consorzi di ricerca che possono dare la possibilità ai nostri studiosi e ricercatori di fare i loro studi in Italia e produrre brevetti per il nostro paese, facendoli partecipare alla gestione delle aziende che producono con le loro invenzioni. Si tratta per l’economia italiana della famosa terza via dove il muro tra capitale e lavoro viene abbattuto, in questo caso tra capitale e lavoro intellettuale. Una filosofia costituzionale presa a prestito dalla Carta del Carnaro del libero Stato di Fiume, voluta da Gabriele Dannunzio, che ha per base il lavoro produttivo”.
Associazione Culturale Periti Industriali Trafelli
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