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Displasia dell'anca neonatale
L'anomalia di sviluppo dell'anca (DDH, Developmental Dysplasia of the Hip) o displasia dell’anca consiste in un'alterazione della forma dell'articolazione dell'anca che si riscontra nei neonati.
Oggi il metodo di screening riconosciuto per la sua diagnosi precoce è rappresentato dall’ecografia.
Quando fare l’ecografia
Lo screening ecografico dell'anca nei neonati viene effettuato, generalmente, per la prima volta entro il 2° mese di vita del bambino, per verificare che non vi sia la presenza di displasia dell'anca, cioè di un anomalo sviluppo e conformazione dell'articolazione coxo-femorale che tende a lussarsi. Il fine di questa diagnosi precoce è facilitare con tempestività il processo terapeutico, che sarà di competenza del medico ortopedico pediatrico. Il controllo potrà essere ripetuto al 3° mese di vita del bambino nei casi dubbi o di immaturità fisiologica. Il genitore collabora attivamente nell'esecuzione dell'esame, che è totalmente indolore, mantenendo il neonato nella posizione richiesta.
L’ecografia non andrebbe mai eseguita prima dei 60 giorni di vita in quanto un esame condotto troppo precocemente non ci mette del tutto a riparo da falsi negativi.
È stato infatti dimostrato che anche normali alla nascita, proprio per l’associazione di quelle cause endogene ed esogene possono “positivizzarsi” al mese di vita, rischiando di non essere individuate, forti di un esame negativo eseguito pochi giorni dopo la nascita.
Se si esegue invece il primo esame ecografico al 3° o 4° mese o più tardi, si possono perdere i vantaggi finora acquisiti con l’ecografia, poiché il tempo di normalizzazione si allunga fino a 8-9 mesi. In generale sono sempre le anche diagnosticate tardi quelle che creano più problemi.
Tempi di guarigione dell’anca decentrata
Il tempo di normalizzazione di un’anca decentrata evidenziata dall’ecografia entro la 6° settimana, è oggi al massimo di circa 18 settimane (4 mesi e mezzo).