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Approccio fitoterapico all’infertilita' femminile

L’infertilità femminile è una condizione sempre più comune e complessa, che può avere molteplici cause: squilibri ormonali, anovulazione, sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), endometriosi, insufficienza ovarica, stress cronico, alterazioni immunologiche, solo per citarne alcune.


Accanto alla medicina convenzionale, che offre oggi percorsi sempre più mirati come la fecondazione assistita, si sta facendo strada un interesse crescente per gli approcci naturali, tra cui la fitoterapia.


La fitoterapia – ovvero l’uso di estratti vegetali a scopo terapeutico – può offrire un valido supporto alla salute riproduttiva femminile, soprattutto nei casi in cui l’infertilità sia legata a disfunzioni ormonali, stress o alterazioni del ciclo mestruale.


Le piante medicinali non agiscono come "sostituti" degli ormoni, ma piuttosto come regolatori dolci dell’equilibrio endocrino, in grado di stimolare o modulare le funzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio.



Una delle piante più studiate in questo ambito è l’ Agnocasto (Vitex agnus-castus), conosciuto per la sua capacità di stimolare la produzione di progesterone e di ridurre i livelli di prolattina, due ormoni spesso coinvolti nei disturbi dell’ovulazione. È particolarmente utile in caso di fase luteale corta, sindrome premestruale o amenorrea.


Un’altra alleata importante è il Trifoglio rosso , che contiene fitoestrogeni, composti vegetali in grado di mimare l’azione degli estrogeni.


Questo lo rende utile nelle donne con carenze ormonali, irregolarità mestruali o sintomi da menopausa precoce. Allo stesso tempo, piante adattogene come la Maca (Lepidium meyenii) o la Rodiola (Rhodiola rosea) aiutano a gestire lo stress, uno dei fattori più sottovalutati nell’infertilità femminile.


Queste piante non agiscono direttamente sulle ovaie, ma sostengono l’organismo nella sua risposta allo stress cronico, migliorando la funzionalità endocrina complessiva.


Dal mondo della medicina ayurvedica arriva invece lo Shatavari , pianta tonica e rigenerante, da secoli impiegata per sostenere la fertilità, rafforzare l’endometrio e migliorare la qualità del muco cervicale. Insieme alla Dong Quai , radice di tradizione cinese, queste piante agiscono anche sulla circolazione pelvica e sulla regolarità del ciclo, dimostrandosi utili in casi di dismenorrea o irregolarità ormonali.


Non va poi dimenticata l’importanza del fegato , organo centrale nel metabolismo degli ormoni. In questo senso, piante come il Cardo mariano o il Tarassaco possono essere impiegate per favorire la detossificazione epatica e migliorare l’eliminazione degli estrogeni in eccesso, aspetto spesso utile in donne con dominanza estrogenica o sindrome dell’ovaio policistico.


La fitoterapia rappresenta un’opzione delicata, ma potente, per accompagnare le donne in un percorso di riequilibrio ormonale e fertilità. Integrare questi strumenti con uno stile di vita sano, una corretta alimentazione, una buona gestione dello stress e un supporto psicologico può fare la differenza nel sostenere la fisiologia del concepimento in modo naturale, rispettoso e profondo.


Approccio fitoterapico all’infertilità femminile


Un’interessante revisione della letteratura in open acces ha preso in esame lo studio farmacologico degli estratti vegetali e i test su animali. Tra le piante prese in considerazione vi sono Moringa oleifera , Cassia alata, Crocus sativus e Yucca shidigera [Gildas et al., 2017].


Una revisione della letteratura sulla fitoterapia dell’infertilità femminile curata dall’Università di Tehran riporta anche altre piante che hanno un’azione di sostegno uterino e ovarico e di stimolo della funzione ormonale connessa alla capacità riproduttiva: la cannella ( Cinnamomum verum ), il Vitex agnus castus , il Melograno , la Withania e la Maca ( Lepidium meyenii ) [Kashani et al., 2017].


Altre piante da tenere in considerazione per questa delicata tematica sono il Tribulus terrestris , il Panax ginseng e il Ginkgo biloba , tutti tenuti in considerazione assieme a diverse altre piante in un’altra revisione della letteratura pubblicata nel 2009 sull’importante rivista Andrology [Nantia et al., 2009].


Da non dimenticar infine anche il ruolo sempre più studiato degli antiossidanti, degli acidi grassi essenziali e di alcuni nutraceutici come l’arginina nel sostegno alla fertilità sia maschile che femminile.


L’approccio fitoterapico all’infertilità non può però essere considerato un protocollo universale. Al contrario, ogni intervento dovrebbe essere personalizzato , tenendo conto del quadro clinico della donna, delle eventuali terapie in atto (specialmente se si segue un percorso di procreazione medicalmente assistita) e degli obiettivi specifici.


È inoltre fondamentale che l’uso delle piante avvenga sotto supervisione qualificata : molte di esse, infatti, possono avere interazioni farmacologiche, effetti collaterali o non essere indicate in caso di gravidanza o determinate patologie.


In conclusione, la fitoterapia rappresenta un’opzione delicata, ma potente, per accompagnare le donne in un percorso di riequilibrio ormonale e fertilità. Integrare questi strumenti con uno stile di vita sano, una corretta alimentazione, una buona gestione dello stress e un supporto psicologico può fare la differenza nel sostenere la fisiologia del concepimento in modo naturale, rispettoso e profondo.


UN AIUTO DALLA NATURA


Quasi un gesto d’affetto, un dono che arriva a noi da Madre Terra!


Dall’alimentazione possono derivare minacce per la fertilità, ma anche notevoli aiuti alla procreazione. Il primo aiuto viene dalla natura, cioè da piante come la maca, la dracontium loretense, il camu-camu, l’agnocasto . I loro estratti possono risolvere molti problemi sia all’aspirante papà che all’aspirante mamma.


Il secondo aiuto “naturale” consiste nel saper riconoscere e “sfruttare” anche i più deboli segnali che il nostro corpo ci invia. Migliaia di coppie hanno già optato per un approccio naturale, imparando a comprendere il loro corpo, assumendo il controllo della loro fertilità, migliorandola.


Approfondimenti (clicca sui titoli per consultare):


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